"Abbiamo rappresentato sommariamente un punto di vista diverso rispetto alla logica che sta guidando l'Amministrazione portovenerese legata a doppio filo con il Masterplan approvato per l'Isola Palmaria", spiegano i consiglieri del gruppo Porto Venere bene Comune, parlando dell'OdG chiedendo che venga discusso durante il Consiglio Comunale.
Si tratta di una proposta di sospensione della pratica ed dell'individuazione percorsi alternativi: riportiamo di seguito il testo integrale presentato.
Preso atto della proposta di delibera riguardante l’aggiornamento del Piano del Parco Regionale di Porto Venere e l’approvazione dello Schema di Progetto di Piano di cui alla convocazione del Consiglio Comunale prevista per mercoledì 13 aprile p.v. alle ore 21.00;
Considerato che esistono diverse condizioni pregiudiziali ad un corretto aggiornamento del piano approvato dalla Regione Liguria con D.C.R. n. 38 del 11/10/2007 che riguardano sostanzialmente i tre punti sotto elencati:
- Mancata approvazione/attuazione dei piani di gestione delle aree SIC (D.G.R. n. 537/2017);
- Mancata valutazione nella sua interezza del territorio ricadente in area parco / zone contigue e del suo rapporto con il restante territorio comunale;
- Vizio pregiudiziale derivante dal non condiviso percorso precedentemente impostato riguardante Protocollo di Intesa e Masterplan;
Ricordato infatti che, in seguito alla D.G.R. n. 537/2017 è divenuto obbligatorio predisporre / aggiornare i piani di gestione dei siti SIC da integrarsi con il Piano del Parco, obbligo dal quale sono infatti scaturiti gli incarichi esterni a società del settore per le necessarie elaborazioni; elaborazioni che pare siano anche da tempo pervenute all’Ente ma evidentemente rimaste chiuse in un cassetto;
Valutato che, un aggiornamento del Piano del Parco, a quindici anni dalla sua approvazione avrebbe dovuto partire da un aggiornamento dell’analisi sullo stato ambientale e sugli effetti della pianificazione stessa peraltro da estendersi quantomeno a tutto il territorio interessato dall’area parco se non addirittura all’intero territorio comunale;
Considerato che, il limitare la valutazione alla sola Isola Palmaria evidenzia ancora di più il rapporto tra la presente proposta di aggiornamento ed il percorso non condiviso originato dagli obblighi pattuiti con il Protocollo di Intesa di cessione dei beni demaniali e la conseguente redazione del Masterplan riconducendo di fatto questa proposta ad un mero assoggettamento del Piano del Parco ai desiderata del Masterplan, ribaltando nei fatti la gerarchia pianificatoria/urbanistica/ambientale che prevede che il Piano del Parco sia sovraordinato alle pianificazioni urbanistiche;
Preso atto inoltre, a seguito del decadimento dei vincoli militari e della sopravvenuta disponibilità di molti beni che conservano valori storico/architettonici, occorre “ridisegnare” completamente la mappatura degli stessi prevedendone l’inserimento fra i “NUSA - nuclei storico archeologici” e sottraendoli alla precedente generica visione di “ASS - aree e strutture di servizio”;
Rimarcando la centralità urbanistica del Terrizzo e delle costruzioni ivi presenti a garanzia dell’unica ed evidente, dal punto vista funzionale e logistico, “ASS – aree e strutture di servizio”, nella quale dovrebbero trovare posto tutti i servizi pubblici dell’Isola, in primis garantendo le funzioni sociali, di accessibilità e di primo soccorso;
Proponendo l’inserimento di tutti gli altri fabbricati pervenuti dal Demanio e che non conservano elementi storico/architettonici di pregio, di fatto singole abitazioni già in passato con funzione residenziale, in un nuovo piano complessivo volto alla residenzialità permanente del territorio attraverso interventi diretti e/o tramite gli strumenti disponibili, in modo da garantire il mantenimento di una comunità sull’Isola Palmaria, e con essa i servizi primari necessari e correlati, con funzione prioritaria di presidio e salvaguardia ambientale;
Ribadendo la necessità di mantenere le funzioni pubbliche già presenti nel Forte Umberto I e nel CEA – Centro di Educazione Ambientale, già frutto di importanti recuperi e restauri finanziati con denaro pubblico, auspicando la ripresa delle attività storicamente praticate proprio in funzione di studio e salvaguardia ambientale delle aree SIC e parco (ad es. inanellamento uccelli – Associazione LIPU);
Esplicitando il forte diniego al progetto recentemente approvato per la zona del Carlo Alberto che snatura completamente un sito di grande valore naturalistico data la presenza di molte specie tutelate dall’area SIC che in questi decenni hanno magistralmente naturalizzato l’intero areale di cava;
Tutto quanto sopra visto, valutato e considerato, il Consiglio Comunale,
- Sospende l’approvazione dello Schema di Piano di cui all’odierna convocazione;
- Indirizza l’Amministrazione Comunale ad un riesame complessivo dell’aggiornamento del Piano del Parco Regionale di Porto Venere secondo gli indirizzi sommariamente espressi in questo Ordine del Giorno.
Si richiede trattazione del presente O.D.G. nel prossimo Consiglio Comunale, convocato per il giorno 13 aprile alle ore 21.00, prioritariamente alla pratica già inserita all’ordine del giorno, essendone di fatto un emendamento complessivo.