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Collaborazione con il Gaslini, "privatizzazione di pediatria" o "progetto lungimirante"?

Botta e risposta tra Guido Melley e Barbara Ratti

"Siamo favorevoli alle collaborazioni con il Gaslini, struttura di eccellenza; ma diciamo no al progetto "Gaslini diffuso" che di fatto prefigura una privatizzazione selvaggia delle pediatrie delle Asl liguri" Così Guido Melley, LeAli a Spezia/Lista Sansa, che continua: "Invece che potenziare la diffusione della sanità sul territorio, si vuole centralizzare un servizio di primaria importanza per le famiglie. Il Gaslini metta a disposizione personale e conoscenze, ma le strutture pediatriche rimangano a capo delle varie Asl.

La centralizzazione sotto il Gaslini si prefigura come una sorta di cessione di ramo d'azienda, pratica legittima nel mondo commerciale e delle imprese, ma non certo in quello della sanità pubblica. Peraltro, un'operazione che prefigurerebbe grandi problemi gestionali ed organizzativi, a scapito del sevizio. Il nostro pronto soccorso pediatrico e la nostra pediatria non hanno bisogno dipendere in tutto e per tutto dal Gaslini, ma di essere difesi e potenziati con ingresso di nuovo personale medico ed infermieristico, come chiediamo da mesi."

A questo comunicato risponde Barbara Ratti (Liguria al centro- Toti per Spezia): "Ho un’idea romantica della politica: a mio parere bisognerebbe sempre confrontarsi e non spararsi addosso. Non mi piace attaccare e meno ancora strumentalizzare. Oggi però, prima di tutto da mamma, non posso esimermi dal commentare il comunicato a firma Le Ali, uscito sulla stampa locale, a proposito del progetto “Gaslini Liguria”.


L'istituto Gaslini è un’eccellenza a livello mondiale. Lo scrive lo stesso Melley. Ed io, su questo unico punto, non posso che essere d’accordo. Quello che forse dimentica o tralascia volutamente è che esso è accreditato presso il Servizio Sanitario Nazionale. Tantissimi genitori spezzini, me compresa, hanno, da sempre, potuto usufruire delle prestazioni dell’Istituto senza pagare alcunché che non fosse il ticket sanitario. Non è dato comprendere dove stia l’operazione dai risvolti a dir poco preoccupanti…


Il progetto è invece a mio parere un esempio di lungimiranza: le pediatrie e le neonatologie di tutti gli ospedali liguri diventeranno poli dell’ospedale pediatrico per eccellenza che abbiamo la fortuna di avere in Liguria. Non il contrario: nessun bagaglio o valigia partirà da Spezia. La pediatria e la neonatologia resteranno a Spezia e saranno coordinate dall’hub genovese e quindi, se mai, notevolmente potenziate. Io sono dell’idea che un progetto di tal fatta altro non sia, invece, che ciò che tutti i genitori liguri auspicano da sempre: poter usufruire, senza spostarsi, della competenza, delle conoscenze, e delle ineguagliabili professionalità dell’ospedale genovese.
Le supposizioni di Melley riguardo al costo (secondo lui) delle prestazioni non interessano poiché, per l’appunto, di supposizioni (senza fondamento alcuno) si tratta.


Io credo che sarebbe bene, anche in campagna elettorale, saper distinguere gli argomenti: criticare e strumentalizzare anche un progetto di questo tenore rende davvero l’idea di che campagna elettorale si stiano apprestando a fare".

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