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Il grano tipico del territorio ligure-apuano entra nell'Anagrafe della biodiversità

La Consigliera regionale della Lista Toti Daniela Menini: "Lo abbiamo salvato dall'estinzione".

Si chiama “Avanzi” ma non fatevi ingannare dal nome. E' il grano tipico del territorio della Val di Vara e della Lunigiana: rischiava l'estinzione, ma è stato recuperato e la collaborazione fra Regione Liguria e Regione Toscana ha dato la possibilità di iscriverlo in maniera congiunta all’Anagrafe nazionale della biodiversità, con un nome riconosciuto in entrambi i versanti, ossia “Avanzi 3-Grano 23”

Ben conoscendo il nostro territorio e i produttori, ho lavorato a lungo per portare questo tema all'attenzione nazionale: dopo una serie di scambi di informazioni tecnico-scientifiche, analisi di laboratorio e sopralluoghi in aziende agricole, le due regioni hanno deciso per l’iscrizione congiunta della risorsa genetica all’Anagrafe nazionale della biodiversità. Ringrazio l'impegno di Regione Liguria, degli uffici e in particolare dell'assessorato all'Agricoltura nella figura del Vice Presidente Regionale Alessandro Piana per aver reso possibile tale risultato, di concerto con la Regione Toscana.

Questo grano è l’espressione del territorio ligure-apuano che abbraccia due regioni, la Liguria e la Toscana: prende il nome dal professore dell'Università di Pisa Enrico Avanzi che dedicò approfonditi studi a questa varietà tipica delle nostre aree montane fin dagli anni Venti del secolo scorso. Caratteristiche di questo frumento tenero, noto anche come “giancu”, che ben si adatta a territori al di sopra dei 500 metri, sono le spighe quadrate e compatte con cariossidi voluminose, peculiarità grazie alla quale veniva già precedentemente classificato come “inallettabile" ovvero resistente all’azione delle piogge e dei venti.

Rischiavamo di perdere una vera e propria eccellenza della nostra tradizione, ma mi sento particolarmente orgogliosa nel vedere come la sinergia fra più enti, fra cui Regione Liguria, Regione Toscana, Università degli Studi di Pisa e il Consorzio” Il Cigno”, abbia recuperato tale risorsa e abbia segnato un ulteriore punto a favore dell’agrobiodiversità.


Daniela Menini,
Consigliera Regionale della Lista Toti Liguria

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