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Psicologo nelle scuole, la proposta di Cambiamo! Giovani Liguria

 Nonostante negli ultimi giorni si assista ad un graduale ritorno alla normalità, la pandemia ha lasciato rilevanti strascichi nella psiche dei giovani, alle prese con un mondo in rapida evoluzione.

Nel difficile periodo storico che stiamo vivendo, la salute mentale dei giovani in età scolare è stata messa a dura prova. La pandemia da Covid-19, con le restrizioni dettate dall'esigenza di contenere il contagio, ha compromesso il percorso di crescita ed apprendimento di molti ragazzi, determinando un drammatico incremento del fenomeno della dispersione scolastica, ennesima evidenza di una situazione di disagio troppo spesso vissuta in sordina. Per numerosi studenti, soprattutto quelli con maggiori difficoltà, i vari lockdown e l'esperienza della didattica a distanza hanno rappresentato un ulteriore ostacolo all'apprendimento, avendo ridotto fortemente le occasioni di socialità e di confronto. Nonostante negli ultimi giorni si assista ad un graduale ritorno alla normalità, la pandemia ha lasciato rilevanti strascichi nella psiche dei giovani, alle prese con un mondo in rapida evoluzione.


Per queste ragioni, Cambiamo! Giovani Liguria ritiene necessaria l'istituzione di un servizio di supporto psicologico gratuito e standardizzato per tutti i giovani studenti, a cura degli istituti scolastici, in collaborazione con gli psicologi del territorio. «Tempo fa, abbiamo lanciato un sondaggio che ci ha permesso di comprendere quanto difficile sia stato il periodo del lockdown per i ragazzi, ancora oggi alle prese con un difficile ritorno alla normalità», afferma Francesco Bernardini, coordinatore regionale del movimento giovanile.

«Per questa ragione, abbiamo contattato alcuni giovani psicologi, che ci stanno aiutando a sviluppare una proposta credibile e concreta, in modo da offrire un servizio di supporto realmente fruibile da parte degli studenti».
Sebastiano Donati, incaricato di gestire i rapporti con i plessi scolastici, aggiunge: «In questi giorni, abbiamo avviato alcuni colloqui con i vari istituti territorio, che si sono detti interessati a sviluppare una riflessione sull'argomento, ormai all'ordine del giorno anche a livello nazionale. Tuttavia, nonostante il riscontro sia stato decisamente positivo, riteniamo che saranno necessari alcuni incontri formativi, sia con il corpo docenti, che con gli studenti e le loro famiglie, affinché comprendano le potenzialità e i benefici derivanti da un servizio di questo tipo».


«Si tratta di un progetto ancora in fase di sviluppo, ma concretamente attuabile: per questo, siamo in contatto anche con le istituzioni locali, che ci hanno dato la loro disponibilità e sostegno nella realizzazione di questo importante progetto», conclude Gianmarco Righetti.

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