Sulla destinazione dell’ex alberghiero, soprattutto nell’ultimo periodo, si sono consumati “fiumi di parole” e non sempre con quel crisma di serietà, concretezza e senso delle istituzioni che un tema così complesso, che non riguarda solo Lerici (spesso ce ne scordiamo) dovrebbe avere a cuore di garantire.
Sia chiaro che dal mio punto di vista ogni proposta è meritevole di rispetto.
Quella dell'ex sindaco Fresco (ovvero una residenza sanitaria accreditata) mi è parsa la più concreta e plausibile per molte ragioni: l’ubicazione (fuori dalla ZTL), la conformazione della struttura (che, non a caso, era giù una clinica), le dimensioni dell’immobile, il pregio della zona, il fattore di rischio (molto contenuto) dell’investimento (che ha ampi margini di rientro).
Tuttavia sono emerse anche altre ipotesi egualmente meritevoli di considerazione.
Ciò premesso e proprio al fine di garantire le finalità di cui sopra, ovvero un dibattito di qualità (obiettivo che, a giudicare dalla “gara” a mettere il cappello sul tema e alla consueta politicizzazione della questione, rischia di sfumare) ho ritenuto di inviare una PEC ad ognuno degli Enti comproprietari al fine di conoscere la propria posizione in merito, soprattutto, alla destinazione del bene chiedendo loro, quindi, se sono disponibili a prendere in esame progetti di destinazione interamente pubblica dell’edificio oppure ritengano che l’unica strada possibile sia quella già intrapresa (vendita del bene all’asta e destinazione abitativa).
Mi auguro di ottenere riscontro alla mia sollecitazione in modo tale condividere gli esiti di questa mia “ricerca”.
Il mio auspicio è quello di favorire un dibattito che metta al centro il contenuti e gli interessi dei cittadini.
Arianna Bucci – Gruppo Misto