Come cittadini residenti esprimiamo il nostro apprezzamento alla decisone di Legambiente di ricorrere in appello al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR numero 1026/2021, riguardante il progetto di edificazione in Salita Canata. Risale al marzo 2021 l’invito rivolto all’amministrazione e ai gruppi consiliari di minoranza (sottoscritto da oltre sessanta residenti), a preservare l’unica zona di verde rimasta a Lerici, costituita da un uliveto secolare unico nel suo genere, che rappresenta un patrimonio per la collettività, oltre a costituire un valore testimoniale per il paesaggio urbano e un bene comune per tutti.
La zona in questione è molto nota fra i lericini, trattandosi di un’area verde di campagna, vicinissima al centro e allo stesso tempo lontana dal traffico e luogo di quiete dove passeggiare godendo del fresco della vegetazione, specialmente durante i mesi estivi. Un luogo del cuore per molti di noi. L’interesse che manifestano gli scriventi al fine di preservare questa preziosa zona verde rappresenta un interesse comune, di tutta la collettività.
Un aspetto che ha destato preoccupazione fra i residenti in Salita Canata, in via San Giuseppe e in via General Ferrari, è il prevedibile e considerevole aumento del transito veicolare lungo una strada fragile quale è Salita Canata, via a senso unico alternato come via General Ferrari, che è anche strada in zona a traffico limitato. L’aumento dei veicoli sarà dovuto, oltre che ai nuovi residenti delle unità immobiliari inserite nel progetto di nuova edificazione, anche alla realizzazione di 20 parcheggi a uso pubblico inseriti nella convenzione tra privato e comune. Ben venga, dunque, la presa di posizione di Legambiente e l’impegno a portare avanti questa azione legale per la tutela del nostro fragile territorio e al di là di ogni posizione e convinzione politica.
Cittadini residenti di Salita Canata, via San Giuseppe e via General Ferrari