"La Polizia penitenziaria non può continuare a subire aggressioni e minacce, gli agenti non possono rischiare ogni giorno la loro incolumità".
Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei, commentando l'aggressione che si è verificata nel carcere della Spezia ai danni di un agente che stava difendendo un medico: "Secondo i numeri del Sappe nel carcere della Spezia ci sono al momento 174 detenuti, quando la struttura ne potrebbe ospitare al massimo 151. Come se non bastasse, la Polizia penitenziaria deve far fronte a questo sovraffollamento con un personale nettamente sotto organico. È evidente che così il sistema non può reggere a lungo: i ripetuti episodi di violenza che si registrano alla Spezia ne sono la drammatica dimostrazione".
"Serve un ampliamento dell'organico della Polizia Penitenziaria e anche delle figure professionali necessarie di cui ha bisogno il carcere – conclude Medusei – Gli agenti si sentono soli e abbandonati, per questo raccolgo la denuncia del Sappe. Oltretutto il detenuto, recidivo per atti di violenza, era in attesa di trasferimento da oltre sei mesi".