I consiglieri regionali Paolo Ugolini del M5S Liguria con la capogruppo del M5S in Comune di Sarzana e Roberto Centi, LeAli a Spezia/Lista Sansa, oggi hanno fatto un sopralluogo al San Bartolomeo di Sarzana.
"Siamo stati accolti da un presidio estemporaneo del "Manifesto per la sanità locale" fuori dal Pronto Soccorso, con striscioni che raccontavano la realtà degli organici dell'ASL5 e dei servizi chiusi con la giustificazione del Covid. La visita è proseguita con i dirigenti medici del presidio che, sostanzialmente, hanno confermato la situazione di grave carenza degli organici. Confermata nei numeri del PS dal responsabile di Sarzana, che riporta chiaramente come oggi si possano utilizzare, grazie all'emergenza Covid, medici di altri servizi per coprire i buchi di organico. Soluzione che con la fine dell'emergenza non sarà più perseguibile, e dunque il problema si presenterà drammaticamente sia su Spezia che su Sarzana, perché gli standard prevedono rispettivamente 21+11 medici nei due PS a fronte dei 18 oggi in organico, di cui solo 6 a Sarzana".
Così il pentastellato Ugolini, che poi prosegue: "Recentemente, la Direzione ci ha assicurato che è partito un concorso per i Pronto Soccorso: auspichiamo sia fatto in modo da essere attrattivo anche come numeri certi per coprire le carenze, perché, se così non fosse, ci troveremmo a dover affrontare un gravissimo problema. È inoltre emersa la pesantissima carenza di medici anestesisti rianimatori, che va andando a sommarsi a quelle della medicina e degli altri reparti e servizi, mette in crisi anche il comparto chirurgico".
Per Roberto Centi: "Il sopralluogo ci ha permesso di verificare le reali potenzialità del Blocco Operatorio, dotato di ben cinque sale operatorie, oggi totalmente chiuse benché già utilizzabili perché dotate di percorsi protetti. Grave che non si prospetti un loro utilizzo in tempi brevi, anche nelle more del "Piano Restart" finalizzato (dicono) al recupero delle prestazioni chirurgiche perse durante la pandemia, né, tantomeno, la riapertura del Blocco Operatorio dopo l'emergenza, che prima della pandemia riusciva a garantire 7.000 interventi all'anno, pur con un sottoutilizzo delle sedute giornaliere per mancanza di personale".
Concludono i due consiglieri regionali: "Ci occuperemo anche delle altre criticità, con particolare riguardo a quelle del nosocomio spezzino: purtroppo, temiamo che neppure dopo l'emergenza si riuscirà a riportare i servizi alla realtà antecedente. Questo sopralluogo, purtroppo parziale perché alcuni percorsi erano interdetti causa virus, associato alle altre notizie che raccogliamo e ai dati ufficiali che a fatica riusciamo a ottenere dalla Regione, conferma il quadro di grave crisi strutturale dei servizi sanitari della ASL5. Crediamo che solo con una forte programmazione di assunzioni si possa sperare di uscire dall'emergenza di una sanità che non eroga servizi".