"Con le giustificazioni adottate in qualità sindaco della Spezia, in merito alle vie preferenziali vaccinali per il proprio figlio, Pierluigi Peracchini ha compiuto l’ennesimo gesto utile solo ad allontanare i cittadini dalla politica e dai politici. Aver candidamente dichiarato di aver fatto tutto questo come padre premuroso senza specificare alcuna patologia del figlio e soprattutto darne prova, mostra ancora una volta come un “nano politico” sia a capo di un’amministrazione incapace di risolvere prima di tutto i problemi della sanità pubblica che gravano sugli spezzini anche a causa di scelte compiute dal presidente della regione Liguria, con delega alla sanità, Giovanni Toti.
Peracchini dovrebbe poi dirci, visto che lui stesso si è vaccinato con la terza dose di Pfizer, quando ha fatto il vaccino e dove, perché se anche nel suo caso avesse richiesto un trattamento di “favore” , ottenendo la sostituzione di Moderna, allora dovrebbe dimettersi immediatamente per rispetto a tutti quei cittadini, giovani, anziani adulti, che si sono vaccinati senza fare troppe storie quando veniva negata loro la possibilità di esprimere una preferenza. Questa vicenda deve essere chiarita al più presto evitando di andare avanti con meschine bugie politiche di cui faranno le spese tutte le forze politiche del centro destra".