Il prossimo 28 gennaio gli infermieri di tutta Italia sciopereranno. Noi di "La Spezia in Azione" siamo vicini agli infermieri della nostra città, costretti a lavorare in condizioni stressanti e inaccettabili, senza un vero e proprio riconoscimento per il loro operato.
D'altronde, la situazione della sanità spezzina (e, oseremmo dire, ligure) è ben nota a tutti: da anni i cittadini chiedono la realizzazione del Nuovo Ospedale Felettino, ma non se ne vede neanche l'ombra. Anzi, l'attuale Amministrazione preferisce pagare 100 milioni di Euro di penale all'appaltatore con cui si è risolto il contratto e ricominciare daccapo l'iter costruttivo.
La ASL 5 è il fanalino di coda della sanità ligure per quanto riguarda i posti letto disponibili e il personale: si è vista la gestione disastrosa del tracciamento dei positivi e contatti stretti da Covid-19. La situazione di qualche settimana fa era così ingestibile per la ASL 5 che il Presidente Toti ha dovuto chiamare in causa anche farmacie e medici di famiglia per la certificazione di inizio/fine dell'isolamento/quarantena.
Con non poca fatica, un anno fa è stato finalmente indetto il concorso per assumere OSS nella ASL spezzina, ma i posti messi a bando sono davvero pochissimi (159!) se rapportati al fabbisogno sanitario della nostra città. Inoltre, come se non bastasse, prima era stata pubblicata la graduatoria finale, poi ritirata "per un errore informatico" e poi finalmente di nuovo pubblicata. E comunque è ancora tutto fermo perché si attende la sentenza del TAR Liguria che sarà emessa tra un mese.
Insomma, noi di "La Spezia in Azione" vediamo soltanto un disastro e siamo veramente stufi. Per noi è cruciale avere una sanità al servizio del cittadino. La sanità pubblica è per noi un valore imprescindibile e non tolleriamo che venga maltrattata in questo modo.