“La decisione di consentire la ricerca mineraria nell’entroterra del Tigullio è un grave errore, perché dietro questa ricerca di metalli c’è un interesse esplicito all’avvio di nuove attività estrattive”, così il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno in Regione Liguria Luca Garibaldi dopo l’annuncio da parte del Ministero della Transizione Ecologica di voler autorizzare la ricerca mineraria in Val Graveglia, Val Petronio e Vara.
“L’entroterra del Tigullio - riprende il capogruppo - non può avere sul proprio territorio nuove attività estrattive, sia perché è in gran parte un’area protetta, sia perché a tutti i livelli istituzionali si è già giunti alla conclusione che in quell’area non si possono aprire attività estrattive. Si tratta di territori che per decenni sono stati sfruttati e solo con difficoltà si è voltato pagina, come ad esempio la miniera di Gambatesa che è diventata un museo Minerario, non senza fatica; aspetto che ha permesso alla zona di rilanciarsi a livello turistico e culturale”.
“Non si può tornare indietro, lo diremo a ogni livello: quello nazionale, scrivendo al Ministero, e quello regionale, dove da tempo la posizione di tutti è unanime su questo aspetto. Anzi - conclude Garibaldi - siamo a disposizione dei consiglieri regionali, di maggioranza e opposizione del Tigullio, per costruire insieme proposte, da portare in consiglio regionale, che rafforzino e tutelino la vocazione dell’entroterra del Tigullio, per consentire di rigettare una richiesta che diventerebbe pericolosa per lo sviluppo di un territorio che è già stato sfruttato abbastanza e che ora ha bisogno di trovare nuove strade di rilancio, che passano dalla sostenibilità ambientale e la valorizzazione del territorio”.