La Legge n. 185 del 1990 (“Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”), che regolamenta tutta questa materia, ha stabilito una serie di divieti non solo all’esportazione ma anche al transito di materiali militari. Tra questi il divieto all’esportazione e al transito di materiali di armamento “verso i Paesi in stato di conflitto armato”, “verso Paesi la cui politica contrasti con i princìpi dell'articolo 11 della Costituzione”, “verso i Paesi i cui governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani” (art. 1.6).
Chiedo alla Prefettura e alla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di verificare preventivamente se la nave Bahri Yanbu stia trasportando materiali militari diretti a Paesi sottoposti alle misure di divieto di esportazione ai sensi della succitata legge e, di conseguenza, di vietarne il transito nel porto della Spezia.
Chiedo, in subordine, alla Capitaneria di Porto e all’Autorità Portuale di accertare, per le parti di loro competenza, il rispetto delle misure di sicurezza necessarie a garantire lavoratori e cittadinanza da ogni incidente che coinvolga l'eventuale presenza di materiale esplosivo a bordo della nave saudita. Facciamo notare che, quando attraccherà al Molo Garibaldi del LSCT, la Bahri Yanbu disterà non più di 400 metri dall’abitato della città, distanza largamente inferiore a quella dell'area coinvolta in recenti incidenti causati dall'esplosione accidentale di munizioni.
Mi dichiaro sin d'ora disponibile a partecipare a qualsivoglia manifestazione che promuova i valori della pace, della solidarietà tra i popoli e dello sviluppo sostenibile.
Massimo Lombardi,
Consigliere Comunale Spezia Bene Comune/Rifondazione Comunista