Ancora una volta il Sindaco di Porto Venere, insieme alla sua silente maggioranza consigliare, intende vendere un pezzo del patrimonio comunale di notevole valore naturalistico, acquisito dal Comune agli inizi degli anni '80. Un'occasione, allora, colta in vista di possibili sviluppi nella zona, che promuovessero la qualità dell'ambiente e contribuissero alla realizzazione di adeguati servizi per sostenere l'importante turismo escursionistico.
Obbiettivi che non negavano e non negano forme di collaborazione tra iniziativa privata e ruolo dell'Istituzione pubblica, anche per superare annose difficoltà di investimento da parte dei piccoli Comuni. Abbandonare questa impostazione politica, come sta continuando a fare Cozzani, significa sostituire il Comune con una agenzia immobiliare. Una filosofia che l'Amministrazione Comunale di Porto Venere in questi 8 anni ha evidenziato non tenendo conto delle osservazioni e dei suggerimenti, ma anzi evitando il dialogo. La vergognosa vendita della cosiddetta "Casa del Capitano", oltre tutto bene regalato al Comune nel corso degli anni '50, ne è la dimostrazione più lampante.
Anche il tentativo di privatizzare la stupenda palazzina delle ex scuole elementari a Porto Venere la dice lunga sulla logica mercantile senza scrupoli a cui, purtroppo, il territorio viene sottoposto. Il valore di quella struttura, nella quale sono passate diverse generazione di alunni e di cittadini, non è quello stabilito dai tecnici, ma è quello ben più significativo rappresentato dal valore sociale, culturale e storico, profondamente legato alla vita e alla memoria della Comunità locale, che è un delitto recidere.
Circolo PD Comune di Porto Venere
Forum Ambiente PD La Spezia