“Esprimiamo soddisfazione per l’esito del Consiglio comunale di Santo Stefano di Magra tenutosi ieri” - così i consiglieri del gruppo Uniti Per Cambiare Silvio Ratti e Eleonora Aiesi, che proseguono - “E’ stata approvata all’unanimità la mozione emendata proposta congiuntamente da Silvio Ratti (Consigliere Lega) ed Emanuele Cucchi relativa alla modifica dell’art. 14 del regolamento di polizia urbana inerente le sanzioni per l’abbandono di rifiuti. Con questa modifica non solo si avrà un inasprimento della sanzione minima, ma sarà anche possibile provvedere ad effettuare lo smaltimento del rifiuto e il ripristino del terreno a spese del responsabile della violazione".
"E’ stata approvata all’unanimità - proseguono - anche la mozione proposta da Eleonora Aiesi (Consigliere Lega) con la quale l’amministrazione si è impegnata a farsi promotrice di un progetto all’avanguardia relativo all’inserimento della lingua inglese all’interno delle strutture pubbliche di nido e materna e di un progetto estivo per l’avviamento alla lingua inglese per le fasce d’età 0/3 – 3/6 anni".
"Purtroppo - aggiungono i consiglieri - non è stata accolta la mozione di Eleonora Aiesi (Consigliere Lega) finalizzata ad apporre sistemi di videosorveglianza in quattro punti critici del comune: Via Giuncaro per l’abbandono di rifiuti, Piazza Cerri per danni e furti alle auto ed al nido, zona Cimitero Santo Stefano di Magra per sicurezza e Via Togliatti per monitorare la velocità delle auto in transito”.
“L’utilizzo che l’amministrazione vede per i sistemi di videosorveglianza è prettamente veicolare mentre a mio avviso – sottolinea la consigliera Eleonora Aiesi - sarebbe utile come deterrente contro atti criminali e per incrementare la sicurezza sul territorio”.
“Dopo un lungo dibattito e visioni divergenti sull’utilizzo e sulla possibile implementazione dello strumento anche a questo scopo, che ha ovviamente evidenziato la posizione divergente di maggioranza e opposizione, portiamo comunque a casa l’impegno dell’amministrazione per attenzionare le aree segnalate. L’amministrazione, pur non riconoscendo la necessità della videosorveglianza, a parte Piazza Cerri, ha rassicurato la minoranza affermando che tali zone sono monitorate attraverso altri mezzi”.