Soddisfazione perché le posizioni del sindacato finalmente sembrano convergere su quanto il nostro movimento sostenne in proposito, unico nel panorama politico locale, fin dal 2017: liberare e bonificare l'area di Vallegrande per poi valorizzarla favorendo insediamenti industriali ad alta tecnologia, anche legati alla produzione di energia green; insediamenti capaci sia di garantire una crescita occupazionale non solo quantitativa, ma anche qualitativa; sia di dar vita ad una ulteriore sinergia con il tessuto industriale cittadino.
Il nostro no al turbogas, se parte dalla constatazione che La Spezia e la sua provincia hanno gia pagato un prezzo altissimo in termini ambientali e di salute per la produzione energetica nazionale, non si ferma lì, ma va oltre: proponemmo e proponiamo che quell’area, strategica per la sua posizione prossima al mare ed alle linee di comunicazione ferroviaria e stradale, venga utilizzata, da Enel in primis, come trampolino per lanciare la grande trasformazione economica cittadina.
Crediamo che i sindacati in questo progetto debbano essere alleati e non svolgere una funzione frenante legata ad obsoleti modelli di sviluppo. Il nuovo richiede cambiamenti di prospettiva e “cavalli di razza” per attuarla. Non muli col paraocchi travestiti da purosangue.
Il Coordinamento di AvantInsieme