Si è chiuso domenica, in Liguria, a Genova, presso il Circolo ARCI “F.Merlino” di Sestri Ponente, il percorso congressuale regionale del Partito Comunista Italiano che terminerà a Livorno il 21, 22 e 23 Gennaio con il secondo Congresso nazionale.
L’appassionato dibattito ha rappresentato l’occasione per una profonda discussione sul documento congressuale, approvato all’unanimità, e per fare un bilancio a cinque anni dalla costituente del 2016.
A solo pochi anni dalla nascita, il Partito, ancora un “cantiere aperto”, nonostante inevitabili “scosse di assestamento” date da una fase politica complicata per tutta la sinistra ed, in particolare, per i Comunisti, ma necessarie e decisive nel definire sempre più, senza intralci di sorta, una linea politica chiara e centrata sulle problematiche della nostra epoca, la cui giustezza emerge dalle continue vicende politiche nazionale ed internazionali, ha continuato a crescere grazie all’ingresso di Compagni che in questo progetto hanno riscoperto lo stimolo alla militanza ed una rappresentanza politica nella quale potersi riconoscere.
L’impegno fondamentale del partito, nell’intento di crescere e radicarsi in una regione dilaniata dalla divisione e dalla frammentazione delle forze comuniste e della sinistra, è stato quello di sviluppare un’identità di classe che lo ha reso ben riconoscibile agli occhi dei soggetti sociali a cui si rivolge. Questa è la priorità che, anche in Liguria, ha animato e continua ad animare la ricostruzione di un Partito Comunista all’altezza dei tempi, rigenerato dall’immissione di nuove risorse e dal contributo delle nuove generazioni già particolarmente attive nella federazione giovanile comunista, FGCI.
Come emerge dal documento politico, il PCI affronta, senza ambiguità, le questioni dirimenti poste oggi dall’oggettività: antimperialismo e contrasto alla pericolosa escalation bellica di Usa e Nato, netta opposizione a questa UE piegata agli interessi del capitale finanziario, difesa degli interessi delle classi subalterne, argine alla deriva neoliberista che, dal centrodestra al centrosinistra, ha distrutto i diritti conquistati negli anni da lavoratori e meno abbienti, costruzione di una radicale alternativa ai “balletti” bipartisan e all’inarrestabile deriva del PD.
Gli equilibri politici che vanno affermandosi, sempre più orientati a destra, le politiche antipopolari definite, che si prospettano, al di là della propaganda di un sistema mass mediatico largamente asservito che le accompagna, gettano una pesante ipoteca, da tanti punti di vista, sul futuro del nostro Paese, che è e resta profondamente immerso in una grave crisi finanziaria ed economica, che amplificata dalla pandemia da Covid 19, affrontata da un SSN largamente impoverito e che per tanta parte è alla base del drammatico prezzo pagato in termini di vite umane, si è trasformata in crisi sociale.
Un Paese, il nostro, che evidenzia anche una profonda crisi etico/morale e, in un evidente rapporto di causa/effetto, una altrettanto profonda crisi politica, alla quale ancora una volta i poteri forti si propongono di rispondere con un restringimento degli spazi di democrazia, con proposte di riassetto istituzionale che confliggono con la Costituzione.
La necessità di una presenza comunista è evidente. La rinascita di un partito che si ispiri al meglio della tradizione Comunista italiana e internazionale è l’unica via possibile, alternativa alle politiche dominanti che producono inaccettabili ingiustizie. In questa prospettiva è stato fondamentale elaborare una nuova sintesi che faccia tesoro degli errori passati e metta in campo un partito all’altezza dei compiti odierni con un’analisi netta, definita, per un partito inclusivo, non settario che intende promuovere, a partire dalle lotte sociali e politiche comuni, un’opposizione di classe, la più ampia ed unitaria possibile, nel rispetto delle rispettive identità e agibilità politiche.
L’unità dei comunisti entro un ampio fronte della sinistra di classe è e resta l’obiettivo del PCI, che in funzione di ciò lancia un appello a tutte le forze interessate, a tutte le comuniste ed i comunisti che non si rassegnano alle condizioni date, consapevoli che, oggi più che mai, è di ciò che c’è bisogno.
Il Congresso regionale ha visto la gradita presenza e gli interventi, a nome delle organizzazioni invitate di: Igor Magni (Segretario generale CGIL della Camera del lavoro metropolitana di Genova), Maurizio Rimassa (Coordinatore USB Liguria), Franco Zunino (ARCI - Italia Cuba), Guido Ricci (Fronte Comunista), Aurelio Macciò (Sinistra Anticapitalista), Giovanni Senili (Lotta Comunista), Rajeh Zayed (Unione Democratica Arabo Palestinese). Mentre, vista l’impossibilità a partecipare, sono arrivati i saluti di Davide Ghiglione (Partito della Rifondazione Comunista), Andrea Amante (Potere al Popolo), Silvia Stefani (Partito Comunista), Cinzia Ronzitti (Partito Comunista dei Lavoratori), Massimo Bisca (ANPI), Alessandro Borghi (Nucleo d’Informazione Resistente).
Al termine della discussione i delegati al Congresso hanno proceduto all’elezione degli organismi dirigenti che ha visto la riconferma, all’unanimità, di Matteo Bellegoni come Segretario regionale.
Successivamente, su proposta del Segretario, è stata eletta, anch’essa all’unanimità, la Segreteria composta da: Erik Bertola, Silvano Chierotti, Giulia Fregoso, Ivan Genta, Daniele Idili, Antonio Li Puma, Elisabetta Nardini, Matteo Poirè, Pierpaolo Venturini.
Come delegati al Congresso nazionale di Livorno sono stati invece eletti: Matteo Bellegoni, Ivan Genta, Antonio Li Puma e Pierpaolo Venturini.
Silvano Chierotti, Daniele Idili e Maurizio Lazzerini parteciperanno come invitati in quota PCI mentre i giovani Emmanuele Casula, Enrico Fulle, Thomas Luciani e Matteo Poirè parteciperanno come invitati in quota FGCI.
Il giorno precedente si è tenuto, online, vista l’impossibilità di alcuni iscritti, tra cui il Segretario, a partecipare perché colpiti da Covid-19, il Congresso provinciale della Federazione di Genova che ha visto la partecipazione ed il saluto della maggior parte delle stesse organizzazioni invitate domenica.
A margine della discussione, approvati all’unanimità: il documento politico, la riconferma a Segretario provinciale di Antonio Li Puma e l’elezione della Segreteria da lui proposta e composta da: Silvano Chierotti, Enrico Fulle, Ivan Genta, Riccardo Mainardi e Matteo Poirè.
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Federazione della Liguria