"Attualmente il Ministero ha richiesto ulteriori integrazioni documentali che sono ancora all'esame degli uffici; - prosegue ancora la consigliera arancione - da parte di Regione Liguria e da parte di tutti gli uffici tecnici è stato fatto tutto il possibile ed è stato incessante il coordinamento per poter fermare o perlomeno bloccare temporaneamente un permesso di ricerca che altrimenti sarebbe stato favorevole".
"La speranza è di riuscire ad ottenere maggiore potere decisionale per i territori, affinché non si debbano 'accettare' scelte che provengano dall'alto, dalle nuove politiche europee che mirano - vista anche la crisi delle materie prime e degli spostamenti in tante parti del mondo - a focalizzare l'attenzione per l'estrazione delle materie dal proprio territorio. - conclude Daniela Menini - Auspichiamo che il Ministero della Transizione Ecologica continui sulla strada dell'ascolto dei territori e della tutela delle eccellenze che lo contraddistinguono".