"Si parla di 1,5 miliardi di euro da distribuire entro il 30 giugno 2026 ma i progetti devono essere pronti in tempi stretti. Il decreto firmato dal ministro Cingolani dice che entro 15 giorni usciranno i bandi sul sito del Ministero della Transizione Ecologica. La regione Liguria è pronta?", è questa la domanda che il consigliere regionale del Partito Democratico Davide Natale si pone di fronte alla sfida che ci aspetta per l'utilizzo dei fondi del Pnrr.
E aggiunge: "Il 60% del totale delle risorse previste sarà destinato al centro sud ma la differenza rappresenta una quantità di finanziamenti che, per una regione come la nostra, dove vi è carenza di impianti per la raccolta differenziata e visto la difficoltà con la quale Genova si approccia a questo sistema, credo debbano essere oggetto di una serrata attività di progettazione per coglierne tutte le opportunità".
"Le linee di intervento sono tre: la prima riguarda il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; la seconda l'ammodernamento e la realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata e la terza l'ammodernamento e la realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti a uso personale, i fanghi di acque reflue e i rifiuti di pelletteria. Tre filoni straordinariamente importanti per il territorio e per migliorare e ampliare le quantità di rifiuti raccolti in maniera differenziata e inviati al riciclo e al recupero nella loro totalità", traccia il cronoprogramma Natale.
"I destinatari di queste risorse sono gli Enti di Governo d'Ambito Ottimale che potranno avvalersi nella realizzazione dei progetti dei gestori del servizio e che dovranno aver individuato i soggetti realizzatori di ciascun intervento oggetto della proposta ammessa a finanziamento. Importante è la previsione per la quale i beni mobili e immobili, materiali e immateriali, e le opere previste per l'attuazione degli interventi proposti dovranno necessariamente rimanere di proprietà pubblica. Proprio per favorire la raccolta differenziata non possono essere oggetto di finanziamento la realizzazione di discariche, di TMB, di inceneritori e l'acquisto di veicoli", spiega.
"Proporrò nei prossimi giorni l'audizione in commissione dei rappresentanti delle autorità d'ambito per capire quali sono i progetti su cui stanno lavorando. I primi effetti del PNRR nella nostra Regione si vedono, dopo le risorse per la portualità oggi si può aprire il filone della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti. Il tempo stringe", conclude.