“Siamo abituati alle falsificazioni e alle notizie artatamente manipolate per creare polemica da parte dei consiglieri del Partito Democratico. Quello che ci stupisce, e che ci amareggia, è vedere come non si facciano scrupoli di usare dei lavoratori e le loro famiglie, in un momento molto delicato, per portare avanti attacchi destituiti di ogni fondamento”. Daniela Menini, consigliera regionale spezzina di Cambiamo!, risponde alle accuse lanciate dai consiglieri del Pd Luca Garibaldi e Davide Natale sul concorso per l’assunzione di 159 OSS (Operatori Socio-Sanitari) per l’Asl 5.
“I due consiglieri – prosegue Menini – ci dicono che si sarebbe risolto tutto creando semplicemente una società in house della quale avrebbero fatto parte i dipendenti di Coopservice. Falso, perché anche in quel caso si sarebbe dovuto procedere con un concorso ad evidenza pubblica, come è stato ricordato da un parere della Corte dei Conti depositato in Regione. Ricapitolando: non si sarebbe potuto rinnovare il contratto con Coopservice, non si sarebbe potuto procedere con la creazione di una società in house né, chiaramente, si sarebbe potuto procedere con l’assunzione diretta. Il concorso era l’unica via prevista dalla legge. Un concorso nel quale, peraltro, 75 punti sui 100 totali erano attribuiti per titoli di carriera, venendo quindi incontro ai 110 dipendenti di Coopservice”.
“Ci domandiamo quindi di che cosa stia vaneggiando il Partito Democratico – chiude Menini – Forse loro avrebbero agito in barba alla legge, che questa giunta regionale invece ha seguito, come sempre. Li lasciamo alle loro sterili polemiche e, come ha già detto il presidente Giovanni Toti, ci stiamo già dando da fare per salvaguardare l’occupazione di chi è rimasto escluso dal concorso. Noi ci siamo già messi al lavoro, il PD invece non si fa scrupoli a sfruttare i lavoratori per squallidi attacchi, mentendo sapendo di mentire”.