È noto che l'amministrazione Ponzanelli, per arginare le ormai diffuse riserve sulla sua idoneità ai compiti, fa ricorso - in misura sempre più frequente - alla benevola sponda della Regione, sempre più vistosamente incline a privilegiare le amministrazioni comunali 'amiche', tanto più quando - come quelle della nostra provincia - mostrano ormai la corda agli occhi di tutti.
Ma stavolta anche il premuroso Toti si è scordato di Sarzana, oppure la sindaca non ne ha invocato con la consueta accorata implorazione il soccorso.
Così sulla vicenda delle Pubbliche Assistenze - accade che, mentre per quelle di Spezia e di Lerici la Regione abbia differito di tre anni l'intervento destinato ad annientarne le economie (misura peraltro meramente dilatoria e dal sapore elettoralistico), per quel che riguarda invece la P.A. sarzanese - che non corre quel rischio perché ha per tempo costituito una società di scopo e 'sdoppiato' l'attività sanitaria da quella funeraria - l'emendamento del Consigliere PD Natale, che prevedeva la rimozione di onerosi vincoli all'interazione fra la P.A. e la sua controllata è stato bocciato dalla maggioranza regionale di centrodestra.
Da domani dunque, a Sarzana, la Pubblica Assistenza faticherà e spenderà di più per garantire - insieme alla sua controllata - le sue tradizionali missioni umanitarie, quella del soccorso e quella pietosa di accompagnare i Sarzanesi alla loro estrema dimora.
Ma dalla sindaca Ponzanelli e dalla maggioranza sarzanese di centrodestra non si è spesa una sola parola, non si è levata una sola voce per chiedere alla Regione 'amica' sostegno in questa importante battaglia...
Francesca Castagna
Vicesegretario PD Sarzana