“Il prossimo 30 luglio, grazie anche all’azione solerte del presidente consigliera Patrizia Saccone, si riunirà su mia richiesta la Commissione Turismo del Comune della Spezia dando modo ai rappresentanti dei cittadini eletti in consiglio comunale di poter ascoltare dalla voce degli operatori quelle che sono le problematiche che hanno fatto saltare il tavolo tecnico della Tassa di Soggiorno – esordisce così Massimo Baldino per riportare al centro del dibattito politico il tema del turismo e in particolare del modus operandi dell’amministrazione rispetto al patto stipulato, nel 2018, con le associazioni datoriali di categoria spezzine.
“Dunque – prosegue il consigliere di Forza Italia – ho deciso di rendere pubblica, dando modo agli uffici di predisporre una risposta tecnica, la proposta che formulerò in sede di commissione per fare uscire il comune della Spezia dal ginepraio in cui sembra averlo infilato il sindaco Peracchini e l’assessore Frijia capace, invece di trovare soluzioni, di dire soltanto che non bisogna fare polemiche. L’unico modo per fornire agli operatori la trasparenza sulla spesa, che meritano insieme ai cittadini, è quello di creare così come esiste un capitolo di bilancio di ingresso delle somme della tassa di soggiorno introitata dal comune, di farne uno altrettanto per la spesa. Solo allocando risorse in un capitolo ad hoc sarà possibile evitare che l’amministrazione faccia il gioco delle tre carte come con la spesa del posizionamento delle telecamere che, da un lato sostiene investimento per la sicurezza dei cittadini, dall’altro come elemento utile al turismo e, ancora, nei servizi generati in favore della forza pubblica".
"La mia proposta trae esempio concreto da quanto avvenuto in altri comuni che, in Liguria, hanno fatto si che il rapporto tra amministrazione e operatori sia diventato un punto di forza per il turismo anziché di rottura tra comune della Spezia e associazioni", conclude Baldino.