Forte preoccupazione, è quello che emerge in merito alla situazione che vive la Pubblica Assistenza della Spezia per l’entrata in vigore della legge 15/2020 che toglierebbe la possibilità di eseguire servizi funebri. Un tema che è stato protagonista di due commissioni consiliari.
Durante la seduta del parlamentino spezzino di ieri sera è giunta sul tavolo della discussione una mozione urgente a firma dei consiglieri Guido Melley e Roberto Centi sul tema. Il consigliere Fabio Cenerini ha richiesto successivamente una riunione di capigruppo, la cosa ha fatto storcere il naso ad alcuni consiglieri.
“Una richiesta che mi lascia interdetto – ha commentato il consigliere Marco Raffaelli – Nelle ultime due commissioni abbiamo mandato atti al sindaco e alla commissione regionale per stimolare un’accelerazione dell’iter di modifica della legge e nell’ultima commissione abbiamo concordato di presentare una mozione urgente, non capisco perché oggi bisogna venire meno all’impegno che ci siamo presi difronte a lavoratori e sindacati”.
“Il testo è lineare, è quasi una registrazione di quanto ci siamo detti nella scorsa commissione – ha sottolineato il consigliere Guido Melley – I tempi si stanno dilatando, c’è uno stato di agitazione dei lavoratori. Nel documento che vi è stato inviato questa mattina c’è una nota di accompagnamento dove si sottolinea che non c’è nessuna primogenitura, non abbiamo fatto altro che ripercorrere i passaggi”.
“L’idea era quella di presentare una mozione trasversale, questa non la è perché è stata presentata da due consiglieri dell’opposizione. Abbiamo chiesto la capigruppo per fare alcuni chiarimenti sulla mozione. Si era concordato di votare una mozione urgente, non quella mozione urgente – ha risposto il consigliere Fabio Cenerini – Vogliamo arrivare ad una quadra? Non ho mai visto in Consiglio comunale una polemica per una capigruppo”.
“Vediamo se da questo testo preparato da Melley e Centi possiamo trovare una posizione unitaria – ha cercato di mediare il consigliere Lorenzo Forcieri – A Genova siamo deboli, se ci presentiamo divisi la partita è difficile persino giocarla. Se c’è la volontà di trovare l’unitarietà si faccia una capigruppo”.
Ed è così che alla fine si è riunita la capigruppo ma, rispetto alle prospettive iniziali, la discussione si protrae molto a lungo, il che lascia immaginare un lungo confronto su un tema che è quanto mai all’ordine del giorno. Dopo una lunga riunione di capigruppo si è ripreso il Consiglio comunale, e così è arrivato sul tavolo del confronto un nuovo documento, firmato da tutti i capigruppo.
Un testo approvato da tutti che trova quindi l’unione di intenti e che vede 2 punti cardine dove si impegna sindaco e giunta a: “riconfermare e sostenere in ogni sede la richiesta di una rapida modifica della Legge regionale n.15 del 10 luglio 2020 per consentire in particolare alla Pubblica Assistenza della Spezia di proseguire nello svolgimento dei servizi funebri, salvaguardando il personale impiegato e l’effetto calmiere sul sistema tariffario applicato sul mercato locale; richiedere comunque una sostanziale proroga dei termini dell’entrata in vigore della Legge regionale in questione per consentire la prosecuzione delle attività dei servizi funebri da parte della Pubblica Assistenza nelle more dell’individuazione delle soluzioni normative a livello comunitario, nazionale e regionale di disciplina del comparto; trasmettere la presente mozione al Presidente della Giunta regionale, del Consiglio regionale, della II commissione regionale ed a tutti i Consiglieri regionali liguri; inoltrare la presente mozione alla Pubblica Assistenza della Spezia ed alle Organizzazioni sindacali di categoria”.
Un documento che viene approvato e che ha trovato l’unanimità anche per la votazione finale.