Nella nostra Regione, grazie alle risorse europee previste dal Next Generation UE e al Just Transition Fund, si può prospettare una vera e propria rivoluzione verde. Ma è necessario che i diversi Enti, prima fra tutti Regione Liguria, si facciano trovare preparati a questo appuntamento. Ci sono delle grandi opportunità per una transizione ecologica della Liguria, partendo dalle infrastrutture e dagli impianti di produzione, fino alla trasmissione e distribuzione di energia. Ma non solo: si possono finanziare progetti per produrre e accumulare energia da fonti alternative.
"L'occasione è storica. Perché questo processo riguarda le tecnologie, le competenze necessarie e la possibilità di creare nuovi posti di lavoro", afferma Davide Natale, presidente della commissione speciale sul Recovery Plan. Per rendere questi scenari una realtà concreta è necessario ottenere i finanziamenti previsti dagli strumenti europei. Per questo motivo nell'ultimo Consiglio Regionale abbiamo presentato un Ordine del Giorno, approvato dall'Aula, per chiedere alla Giunta regionale di adoperarsi nei confronti dell'Unione Europea e del Governo italiano, in modo da inserire le nostre province nelle aree ammissibili per beneficiare dei contributi. Speriamo ora che questa nostra richiesta riceva anche il sostegno convinto degli Enti Locali interessati e delle Associazioni datoriali e sindacali territoriali.
"I nostri territori, che per decenni hanno visto la presenza di tre centrali termoelettriche a carbone (Genova, La Spezia e Vado Ligure), possono sperare oggi in scenari completamente diversi, per fare un esempio in ambito portuale penso all'elettrificazione delle banchine", sottolinea Roberto Arboscello, vicepresidente della Commissione attività produttive.
Le risorse su questa partita, nel Next Generation Eu, stanziate nel periodo 2021-2025, ammontano a 907 milioni di euro soltanto per l'Italia. A questo si aggiunge il Just Transition Fund, che sostiene quei territori che hanno avuto una riduzione di occupazione a seguito della decisione europea di uscita dal carbone. Il Fondo sosterrà la diversificazione economica e la riconversione dei territori interessati. Ciò significa favorire gli investimenti produttivi nelle piccole e medie imprese, la creazione di nuove imprese, la ricerca e l'innovazione, il risanamento ambientale, la qualificazione e la riqualificazione dei lavoratori e la protezione dei posti di lavoro.