"È giunto per tutti il momento di dire una parola chiara contro la permanenza sul territorio di Enel con l'ipotizzato gruppo a turbogas, perché questa ad oggi è l'unica vera proposta in campo e proviene da Enel il cui principale interesse è continuare ad occupare il sito senza essere obbligata alla sua bonifica e alla sua conversione", così in una nota Italia Viva La Spezia, Avanti Insieme, il Partito Socialista Italiano La Spezia e +Europa Liguria di Levante.
"Ogni forza politica è chiamata ad un momento di verità davanti ai cittadini. L'amministrazione di centro destra in questi anni ha usato molte parole per apparire contraria al turbogas senza compiere una azione incisiva capace di scongiurare questa sciagurata prospettiva".
"Dove sono, sig. Sindaco, le iniziative che avrebbero potuto far definitivamente cessare la produzione energetica alla Spezia ? Costruirle era una precisa e concreta responsabilità, sua e della sua Giunta. Sul fronte opposto, condivisibile nel merito l'iniziativa delle Opposizioni per una mozione del Consiglio Regionale, che anche noi chiediamo sia votata all'unanimità, che impegna il presidente Toti a negare il consenso al turbogas".
"Questa iniziativa potrebbe essere decisiva anche per sbugiardare le forze politiche che fanno il muso duro soltanto a parole. Ci lasciano più perplessi l'immaginifica proposta del Forum Pd e le parole del suo Capogruppo in Comune il cui unico effetto pratico alla fine è dare corda alla permanenza di Enel nella nostra provincia".
"Occorre, in questo siamo d'accordo con il Pd, che tutta la città sia unita e unitariamente si presenti a Regione e Governo per pretendere non solo la dismissione della centrale a carbone senza che sia previsto per il futuro l'uso di altri combustibili fossili, ma soprattutto per chiedere un utilizzo dell'area bonificata per usi diversi dalla produzione energetica".
"La questione Enel per ragioni storiche e sostanziali è la più importante per la città insieme a quella della aree militari e sarà la cartina al tornasole della credibilità di una intera classe dirigente, a partire da quella che si riconosce in un rinnovato Centrosinistra".