"L’Onorevole - nonché Assessore Comunale - di Cambiamo, Manuela Gagliardi ha detto che non c’è stata nessuna risposta chiara e definitiva, da parte del Ministero della Transizione Ecologica, alla sua interrogazione, per conoscere i tempi della chiusura della centrale a carbone della Spezia", così il consigliere del PD Marco Raffaelli.
"Veramente la risposta è chiarissima, soprattutto in alcune parti, come si può leggere dalle dichiarazioni della Sottosegretaria leghista Gavia, prese direttamente sul sito della Camera dei Deputati".
"È che è molto difficile ora per il centrodestra, per Cambiamo, e per Toti, verso cui l’Onorevole, il Sindaco Peracchini e molti della Maggioranza in Comune, tengono rapporti di sudditanza a scapito degli interessi del loro territorio, pubblicare ed ammettere quello che è stato confermato".
"In un passaggio della risposta rivela infatti il Governo che: “Sono state adottate dal Ministero della Transizione ecologica decisioni di Via favorevoli, per alcuni nuovi impianti di generazione a gas nella zona Nord, che consentiranno di giungere in tempi brevi alla loro autorizzazione da parte dello stesso ministero, previa intesa della Regione interessata, e quindi all’avvio dei lavori di costruzione".
"Attenzione: previa intesa della Regione interessata. È caduto definitivamente il velo e le bugie di Peracchini, Gagliardi, Giampedrone e Toti e compagnia bella, in merito ai poteri che la Regione ha sulla partita della realizzazione della nuova centrale a turbogas, che Enel ha presentato al Ministero".
"Noi lo abbiamo sempre saputo, e denunciato. Cercando di impegnare in questi anni l’Amministrazione a chiedere alla Regione di negare l’intesa per ostacolare l’approvazione dell’iter. Hanno sempre fatto spallucce, dicendo, e finalmente oggi si può dire: mentendo, che quel tipo di parere non aveva alcun vincolo, ed arrivava a posteriori delle autorizzazioni. Non è così. Lo chiarisce una volta per tutte la Sottosegretaria, peraltro leghista".
"Questa settimana abbiamo presentato come Partito Democratico un progetto di centrale elettrica alternativo al turbogas, per una produzione completamente a fonti rinnovabili. Un lavoro importante, che fino ad oggi è mancato, anche per un certo immobilismo di chi governa. Da qui si può ripartire per ridiscutere tutto, dando così alla città un futuro diverso e garantendo la salute degli spezzini".
"Ma, prima di tutto, Regione Liguria neghi l’intesa verso il progetto del turbogas! Ora basta! Peracchini e Toti smettano di giocare con la fiducia e l’onestà dei cittadini".