La decisione dell’ATO provinciale rifiuti di far pagare una quota degli oneri di smaltimento dei rifiuti spiaggiati a Marinella ai comuni fluviali per allegerire le spese sostenute da Ameglia e Sarzana non è per nulla condivisibile.
Anzitutto perché è una misura che colpisce esclusivamente i comuni liguri escludendo quelli toscani dove il corso del Magra è molto più esteso di quello ligure anche considerando l’affluente del Vara.
Inoltre i comuni interni, a differenza dei comuni rivieraschi , non possono beneficiare dei vantaggi economici derivanti dall’affaccio sul mare, si pensi agli introiti della tassa di soggiorno ed all’indotto turistico più complessivo.
Per altri versi i comuni fluviali per tutta una serie di lacci e lacciuoli normativi ed amministrativi da parte di autorità con poteri sovraordinati, sono limitati e generalmente impossibilitati ad intervenire direttamente sul fiume per ripulire l’alveo ed eliminare ostacoli legnosi, vegetazionali e lapidei che generano in moltissime realtà un potenziale rischio idraulico, inesistente nel tratto focivo dove si draga costantemente per mantenere in sicurezza la navigabilità del percorso finale.
Riteniamo che il provvedimento debba quindi essere annullato con il rinvio ad una seria pianificazione del problema per individuare soluzioni di gestione tali da evitare palesi ingiustizie di trattamento tra territori e contribuenti, per generare ricchezza anziché povertà diffusa.
Ad esempio nella realizzazione di un sistema di produzione energetica da fonti rinnovabili generata dalla combustione delle biomasse legnose spiaggiate, nel cui processo una componente dei costi di produzione sia assegnata agli oneri di raccolta dei rifiuti e pulizia del litorale interessato, così come l’innovativo metodo, in linea con gli obiettivi della transizione energetica, può chiedere di accedere ai fondi di finanziamento del Recovery Plan.
La Provincia deve alzare il proprio sguardo senza cedere ancora una volta agli egoistici richiami politici di importanti sindaci della propria maggioranza, creando peraltro non pochi disagi su tutto lo schieramento dei sindaci fluviali che non la pensano esattamente come quelli di Ameglia e Sarzana mentre rappresentano una popolazione ben superiore.
Il segretario PD di Arcola
Carlo Canese