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Discussione sul bilancio in Comune, ma l’opposizione abbandona l’aula in segno di protesta In evidenza

Tensione alle stelle tra maggioranza e opposizione nell'aula virtuale del parlamentino spezzino.

I rapporti tra maggioranza e opposizione consiliare alla Spezia sono più tesi che mai, ne è una riprova quanto accaduto al Consiglio comunale di ieri sera. All’ordine del giorno la discussione sul bilancio, ma la “goccia” che ha fatto traboccare il vaso dell’opposizione non è un fatto accaduto durante il Consiglio comunale di ieri sera, quanto semmai ciò che è successo durante il Consiglio provinciale che si è svolto nel pomeriggio di ieri.

Dopo l'inizio dei lavori consiliari, uno ad uno i vari capigruppo dei gruppi di opposizione hanno preso la parola per annunciare che avrebbero abbandonato l’aula, così il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Italia Viva, LeAli a Spezia, Avantinsieme e Psi. “La motivazione è il dare la solidarietà ai colleghi del Consiglio provinciale”, così Marco Raffaelli del PD. “In Consiglio provinciale è andata in scena una pagina triste della democrazia” ha sottolineato la consigliera del M5S Donatella Del Turco. Le opposizioni hanno lamentato il fatto che durante la seduta del Consiglio provinciale del pomeriggio non sarebbe stato possibile discutere una mozione sul tema del Biodigestore. Il capogruppo del gruppo misto di minoranza Massimo Caratozzolo ha deciso di abbandonare la riunione solo dopo aver svolto un intervento, successivo alla presentazione delle deliberazioni sul bilancio da parte dell’assessore Giacomo Peserico, nel quale ha rimarcato l’importanza che avrebbe avuto la discussione sul Biodigestore in Consiglio provinciale “Non si possono usare due mesi e due misure – ha affermato il consigliere Caratozzolo - Lasciare la discussione in Provincia e poi pretendere invece da parte dei consiglieri comunali di opposizione di non “Ritirarsi sull’Aventino”.

Attimi di confusione in cui, data anche le modalità di video conferenza in cui si è svolta la seduta del parlamentino spezzino, si sono accavallate più volte le voci dei consiglieri di maggioranza e opposizione in un botta e risposta serrato. E’ il secondo caso in un mese in cui l’opposizione abbandona l’aula virtuale del Consiglio comunale, era già successo in merito alla discussione sul regolamento per le case popolari.

Successivamente il sindaco Pierluigi Peracchini ha preso la parola: “Abbiamo fatto un Consiglio provinciale normalissimo, poi c’era una mozione all’ordine del giorno che dagli uffici e dal segretario generale è stata considerata per tre quarti superata dal fatto che nel dispositivo si richiamava una situazione che non esiste più, perché il biodigestore è stato autorizzato dal direttore generale di Regione Liguria. Ho risposto all’ordine del giorno nel punto in cui si faceva riferimento alle tariffe, poi alle 20:10 ho rimandato, dopo 2 ore di discussione, a una commissione con tutti gli esperti che potessero spiegare a tutti i consiglieri provinciali in termini giuridici quali sono le cose che oggi si possono fare difronte al tema di un biodigestore già autorizzato”.

Archiviata la discussione in merito a quanto avvenuto durante il Consiglio provinciale si è passati al tema all’ordine del giorno, ovvero il bilancio. “Abbiamo mantenuto la stessa soglia dell’Irpef allo 0,6% con fascia di esenzione per i redditi sotto i 15mila euro, abbiamo mantenuto le stesse aliquote e detrazioni Imu – così ha spiegato l’assessore al Bilancio Giacomo Peserico - Due sono le novità fondamentali in merito al nuovo regolamento del canone unico patrimoniale che sostituisce tasse e imposte per installazione mezzi pubblicitari, pubbliche affissioni e occupazione del suolo pubblico. L’imposizione fiscale non cambierà più di tanto, ci saranno piccole differenze ma sostanzialmente ci sarà l’invarianza di gettito. Altra novità su imposizione fiscale è uscita della Tari dal nostro bilancio che da tariffa diventa tassa, obbiettivo raggiunto grazie alla tariffazione puntuale del rifiuto perché viene concessa solo ai Comuni che sono riusciti a misurare lo smaltimento dei rifiuti degli utenti e siamo riusciti a farlo grazie ad un nuovo sistema di raccolta e tariffazione”.

“C’è un duplice vantaggio, il Comune della Spezia non dovrà rispondere più della morosità e chi ha la partita iva e non è in regime agevolato potrà recuperare l’iva, si tratta di un risparmio del 10% sulla tariffa dei rifiuti. Abbiamo mantenuto le tasse così com’erano lo scorso anno e alla fine, facendo un paragone con altri capoluoghi di provincia della Liguria, noi abbiamo la tassazione inferiore. Passando alle entrate parliamo di un bilancio di previsione in era pandemia, quindi abbiamo fatto delle stime e un esercizio avendo preso le entrate storiche del nostro Comune e avendole in parte diminuite, pensiamo di incassare meno rispetto agli anni fino al 2019, ci sono delle incognite a partire dagli aiuti che arriveranno dallo stato, lo scorso anno abbiamo ricevuto circa 10 milioni di euro, quest’anno al momento con il Decreto Ristori siamo a 2 milioni e 100. Rimane il problema degli accantonamenti, anche quest’anno il fondo crediti di dubbia esigibilità blocca sul nostro bilancio circa 6,2 milioni di euro, questo significa che ci sono 6 milioni da mettere da parte e non potremo utilizzare per le spese”.

“Per i lavori pubblici si vede un indebitamento che tecnicamente è più alto ma perché abbiamo ottenuto un finanziamento per 2 grossi bandi, uno del Mit di circa 30 milioni di euro e uno per il bando periferie per 9 milioni di euro, soldi che vengono erogati per il Mit in 12 anni e per il bando periferie in 9 anni. Avessimo dovuto aspettare tutto il tempo i lavori sarebbero partiti molto a rilento, abbiamo deciso di fare dei mutui ponte, anticipiamo questi soldi e man mano che arriveranno a rate andremo ad abbattere questi mutui. Siamo pronti anche ad eventuali finanziamenti straordinari, è emersa la possibilità di vendere una piccola parte delle azioni di Iren, non vorremmo utilizzare questa possibilità, noi abbiamo un pacchetto di base che non possiamo alienare per i patti con Iren e i Comuni soci, abbiamo però un delta superiore di queste azioni che potremo alienare che, alla quotazione di oggi, varrebbero circa 3 milioni di euro, faremo di tutto perché non si debba ricorrere a questi mezzi ma essendo in periodo di crisi non possiamo escluderlo. Dobbiamo aspettarci che avremo un bilancio che varierà, faremo variazioni pesanti rispetto alle previsioni iniziali”.

Una presentazione che trova il plauso dei consiglieri della maggioranza, arrivando all’approvazione di tutte e 7 le deliberazioni sul tema, mentre il consigliere di La Spezia Popolare Andrea Costa si è astenuto su tutte le deliberazioni tranne su quella legata all’approvazione del bilancio di previsione 2021-2023 dove ha espresso voto contrario: “Il documento di bilancio è il più importante, si parla di pianificazione ed è quel documento che testa il lavoro di una maggioranza - ha commentato il consigliere Andrea Costa - A seguito dell’uscita da questa maggioranza di Liguria Popolare credo che la mia sia una posizione conseguente e coerente. Su alcuni temi si poteva e doveva fare di più”.

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