“Il velo della peggior amministrazione della storia della Spezia è caduto anche sull’opera dello stadio", così in una nota il consigliere del PD Marco Raffaelli.
"Non si poteva presentare di certo il Sindaco in commissione. Ha mandato quindi l’Assessore Piaggi a farci capire chiaramente che non c’è un briciolo di strategia, per dare un vero e proprio stadio nuovo alla città e alla squadra.
Il classico avventurismo che ha caratterizzato Peracchini in tutte le opere pubbliche in questi 5 anni, che infatti sono pari a 0.
Nemmeno una realizzata!
Abbiamo scoperto, per bocca dell’Assessore, che quello che il Sindaco da dicembre spaccia come “il nuovo Alberto Picco”, altro non è che un progettino che si è stati obbligati a presentare alla Lega Calcio per legge, altrimenti non avremmo potuto chiedere la deroga per la prossima stagione.
Non è un vero progetto. È un pezzo di carta strumentale ad un’altra richiesta di deroga.
Ecco perché non si è impostata una strategia e non si sono presi contatti con la società, per iniziare un percorso insieme.
La Lega Calcio ha svegliato Peracchini, che anche sul Picco dormiva, dicendogli che senza uno straccio di rendering la squadra sarebbe stata obbligata a giocare altrove anche le partite in casa.
E quindi l’Amministrazione ha dovuto mettere insieme questa cosa, raffazzonata, in poco tempo".
Pi conclude: "Mi chiedevo infatti come potesse una società accollarsi la realizzazione di un’opera da 24 milioni di euro non sua, dove non sono previsti servizi intorno alla struttura, ma solo costi, disegnata in quattro e quattr’otto da altri. Siamo al dilettantismo puro. Povera città.”.