"La ristorazione è in crisi, i continui cambi di colore delle regioni stanno rendendo impossibile la vita a molti imprenditori del settore – dichiara Stefano Balleari capogruppo in Regione Liguria e proponente dell'ODG – ma la situazione è ancora più drammatica per un settore dell'incoming particolare che è quello dei matrimoni e delle cerimonie che è completamente paralizzato. Noi abbiamo autentiche eccellenze nel settore che unite alle splendide location di Genova e della riviera sono ferme al palo da ormai un anno, io parlo di situazioni che conosco per un'area che, anche come vicesindaco di Genova, conosco molto bene".
Alla vigilia di una nuova stretta per il settore della ristorazione e con una Pasqua blindata come il Natale scorso il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia pone al Presidente Toti e alla Giunta la questione del settore eventi e cerimonie che è davvero in crisi e richiede che gli stessi siano portavoce a Roma di due richieste fondamentali: una strategia per il reale rilancio del comparto, la programmazione del futuro e anche dei ristori adeguati che possano evitare la chiusura di molti player del settore.
Dalla Giunta arriva subito la risposta dell'assessore al turismo Gianni Berrino che commenta "ben l'8% del comparto turistico, in Italia, è composto da coloro che viaggiano per matrimoni, anniversari e per cerimonie in generale per la Liguria perdere questo ingente patrimonio turistico è un rischio concreto che può tramutarsi in una catastrofe se non viene posto rimedio immediato. Servono misure straordinarie e veloci in termini economici e una pianificazione a lungo termine per una programmazione del futuro del comparto".
"Quando parliamo del settore – aggiunge Augusto Sartori responsabile regionale di FdI in materia di ristorazione – non ci riferiamo al solo settore della ristorazione, ma a tanti lavoratori ed eccezionali professionisti del settore come fotografi, event planner, musicisti, disc jokey, animatori, allestitori, catering e molti altri che sono coinvolti oltre noi ristoratori. Sono abbandonati da oltre un anno senza la minima garanzia del futuro. Noi su questo vogliamo chiarezza e certezza, che il Governo si prenda carico anche di loro oltre che di tutti i lavoratori e gli imprenditori che continuano a soffrire la crisi endemica di questa pandemia".