Durante l'audizione al Senato il Ministro del Lavoro andrea Orlando, nato nello spezzino, comunica importanti novità per quanto riguarda il blocco dei licenziamenti.
Egli dichiara che il divieto di licenziare non cesserà il 31 di marzo ma andrà oltre e sarà organizzato in maniera selettiva. In particolare, le imprese dotate di ammortizzatori sociali ordinari, cioè coperte dalla cassa integrazione ordinaria, avranno un termine definito, ovvero il 30 giugno. Quelle più piccole, invece, saranno protette più a lungo, fino a quando non saranno agganciate alla riforma degli ammortizzatori sociali.
Il Ministro parla così al Senato: "Evitiamo di trattare situazioni diverse con strumenti uguali, anche perché la crisi prosegue e non consente di abbandonare gli aiuti messi sin qui in campo ma dovremo calibrare meglio gli interventi: dalla cig Covid ("da riformare e semplificare") alle indennità".
E ancora: " Nel 2020 la platea del reddito di cittadinanza è cresciuta costantemente, fino a coinvolgere 1,5 milioni di nuclei ai quali aggiungere 300 mila famiglie destinarie del Rem, il reddito di emergenza, strumenti che hanno impedito crisi sociali e arginato il grande impatto della pandemia, ma che ora hanno bisogno di manutenzione e adattamento - e conclude - dobbiamo scongiurare con tutti i mezzi il rischio di una generazione perduta, sanare l'inaccettabile ferita dei divari di genere, colmare quelli territoriali".
Orlando avvierà una serie di tavoli con le parti sociali per discutere i piani di riforma.