E’ arrivata nel dibattito del Consiglio comunale spezzino l’intesa tra Regione Liguria e il Comune della Spezia per regolamentare il commercio nel centro città, andando ad individuare nel centro cittadino allargato zone rosse e gialle, inibendo alcune tipologie di attività nelle aree delimitate.
Un percorso lungo, che ha visto diversi passaggi nelle commissioni consiliari, una di queste ha riguardato anche il tema dei circoli ricreativi. Una delibera quindi ampiamente dibattuta dagli incontri che hanno preceduto il Consiglio comunale di ieri sera.
“L’intesa del commercio è l’atto che va a sostituirsi al vecchio piano del commercio del 2015 ed introduce una serie di principi e novità per il Comune – così l’assessore al commercio Lorenzo Brogi durante il Consiglio comunale di ieri sera – Parliamo di un quadro normativo che interviene sul decoro cittadino normando, grazie all’introduzione di un'area rossa e una gialla, quello che si può attivare in queste zone”.
“Nell’area Rossa vengono inibite alcune attività che sono di scarso decoro. Questa norma ha il compito di regolare il momento attuale, si tiene comunque aperto un tavolo di confronto perenne con le associazioni di categoria. Sono stati introdotti dei limiti ad una serie di categorie, facendo in modo che tutti quelli che apriranno nell’area rossa, come anche in quella gialla, dovranno avere requisiti particolari: ad esempio un negozio alimentare per essere tale deve avere il banco e servire prodotti da banco, non può avere scaffali solo pieni di alcolici. Abbiamo deciso di introdurre il limite di vendita di alcolici da asporto dalle ore 22 per tutti gli alimentari. All’interno dell’area rossa si va a reintrodurre il principio dell’autorizzazione: introduciamo dei canoni più rigorosi rispetto al passato”.
“Abbiamo aumentato le autorizzazioni per le insegne, ora a 5 anni, abbiamo permesso delle occupazioni ornamentali che migliorano l'estetica delle zone antistanti i locali. Abbiamo esteso le autorizzazioni all’occupazione del suolo, introdotto semplificazioni e facilitazioni per tutte le attività di somministrazione, abbiamo introdotto delle semplificazioni che possono sembrare di poco conto ma che in realtà snelliscono i procedimenti e facilitano la vita dei nostri operatori”.
“Non credo sia una pratica di rilancio del commercio ma d’altronde non è la sostituzione del piano di commercio, è un'intensa che guarda più al decoro – ha risposto la consigliera Federica Pecunia di Italia Viva che ha posto l’accento sul tema dei circoli culturali - Mi sono occupata del tema che riguarda l’apertura di nuovi circoli culturali nell’area delimitata dal piano, ho chiesto l’audizione delle associazioni durante la quale è stata concertato un tavolo permanente, un tavolo per mettere le associazioni a confronto e ricostruire una norma che consenta delle deroghe all’attuale deliberazione. Se c’è bisogno in questa citta di qualcosa, forse è proprio di associazioni che ricostruiscano un tessuto sociale”.
“Manca il tentativo di accompagnare questa manovra con strumenti innovativi, ad esempio la questione dei patti d’area, strumento che in altre città ha provato a rivitalizzare la rete commerciale – ha sottolineato il consigliere di LeAli a Spezia Guido Melley - C’è anche il tema dei circoli ricreativi, buono l’impegno dell’assessore per portare a compimento questa intesa locale. L’impegno è apprezzabile ma il controllo sul rispetto di queste disposizioni non sarà semplice”.
“E’ vero che questa non sarà la panacea di tutti i mali, ma noi abbiamo ereditato una situazione degenerata per la liberalizzazione che c’è stata a livello nazionale e per il lassismo delle precedenti amministrazioni”, ha ricordato il consigliere Fabio Cenerini.
Arrivata in votazione, la delibera è passata con 23 voti favorevoli e 5 astenuti.