Novità in arrivo per il commercio, che dovrà fare i conti con un nuovo piano che prevede divieti e la suddivisione del centro città in zone gialle e zone rosse, come spiegato durante la commissione consiliare dall’assessore Lorenzo Brogi e dalle associazioni di categoria, come previsto dal protocollo d’intesa che, dopo l'approvazione in consiglio comunale, sarà inviato alla Regione.
Presenti Antonella Simone (Confartigianato); Lorenzo Servadei (Confcommercio); Valentina Figoli (Cna) e Fabrizio Capellini (Confesercenti).
Il nuovo 'Piano del commercio' elevato ad intesa tra Comune, Regione e Sovrintendenza, introducendo il meccanismo della autorizzazione, è al vaglio dell’amministrazione e delle associazioni di categoria già da mesi e, come dichiarato dai rappresentanti delle associazioni presenti in commissione: “È frutto di un lavoro di condivisione, quindi accolto favorevolmente”. Elemento cardine del documento, intorno al quale sono state pensate ed elaborate le norme, è la valorizzazione degli elementi di pregio paesaggistico ed architettonico, per questo il piano riguarderà un’area del centro città che coinvolgerà il quartiere Umbertino, ad esempio, ma non piazza Europa e via Veneto, perché considerate aree troppo ‘moderne’.
Come ha spiegato Brogi, si è scelto di passare in commissione prima con le associazioni di categoria e successivamente (lunedì prossimo) rivolgendo domande specifiche all’assessore, “per una scelta specifica, avendo potuto scegliere una semplice delibera, invece abbiamo scelto un percorso condiviso con il consiglio comunale”.
Punto saliente del progetto sarà l’introduzione di due zone, una rossa e una gialla, allargando la mappa non più facendo riferimento al 'semplice centro cittadino', ma tenendo presenti i palazzi da tutelare e oggetto di attenzione da parte della Sovrintendenza: “Mentre nella prima zone vige un vincolo autorizzativo per l'apertura di nuove attività, nella seconda rimarrà la necessità della semplice Scia”, ha spiegato Brogi, sottolineando come le nuove norme non saranno eccessivamente rigide, ma anzi alleggeriranno alcuni vincoli attuali, mentre introdurranno, in entrambe le aree, divieti per le aperture di money change, internet point, magazzini per vendita all'ingrosso e negozi con la vendita a servizio proprio.
“Vogliamo incentivare l’imprenditoria, soprattutto dei giovani, nel rispetto della qualità e delle tradizioni”: quindi sì a negozi di vendita di prodotti anche esteri, ma di qualità garantita. Per lo stesso motivo - attenzione alla qualità e al decoro - i nuovi circoli non potranno diffondere musica e somministrare alimenti: “Vogliamo evitare questa stortura nel rispetto degli altri locali. Sempre per motivi di decoro, sarà vietata l'esposizione di frutta e verdura; via i totem e gli stendini”.