A Sarzana c’è chi ignora quanto sia degradante e dannoso abbandonare i propri rifiuti nelle strade di periferia, nelle zone verdi o addirittura in pieno centro storico.
Il problema ha assunto dimensioni tali che ogni giorno i social media sono pieni di immagini e commenti di cittadini sempre più indignati.
La domanda che ci facciamo è: perché questi comportamenti? Possibile che tante persone si comportino così solo per ignoranza o per la pigrizia di separare i rifiuti destinati alla raccolta differenziata, visto che a Sarzana, non da ora, si provvede alla raccolta “porta a porta”?
Proviamo a capire i motivi di tali scellerati comportamenti e nello stesso tempo cerchiamo di suggerire alcune soluzioni ad un’Amministrazione che non pare propensa a prevenire il problema, ma solo, di tanto in tanto, rimuove l’accumulo di rifiuti.
Innanzitutto, l’isola ecologica di Silea accetta i rifiuti prodotti dai soli residenti nel comune di Sarzana mentre i residenti dei comuni limitrofi, per i rifiuti ingombranti o gli sfalci agricoli, si devono “arrangiare” e spesso utilizzano come discarica anche le zone poco frequentate di Sarzana.
Altro motivo per l’abbandono dei rifiuti sono le ristrutturazioni edilizie, una delle voci più comuni nel panorama delle discariche abusive, solo in zona Parco, ne sono state censite addirittura 47.
Lo smaltimento compete alle ditte che eseguono i lavori le quali devono poi provvedere alla consegna onerosa in discarica, cosa che fanno solo le ditte più serie.
C’è poi il fenomeno delle seconde case, censite e non censite: chi ne possiede una nel comune di Sarzana e ne usufruisce solo durante il fine settimana non ha la possibilità di depositare i rifiuti secondo il calendario stabilito e non ha punti di raccolta alternativi dove lasciarli.
Come conseguenza i loro rifiuti, sia che paghino la TARI o la evadano, finiscono ai bordi delle nostre strade.
E’ lo stesso destino dei rifiuti degli affittuari senza regolare contratto, i quali non possono depositarli davanti a casa né fare la raccolta differenziata, salvo gettare i sacchetti dove capita: nei cestini in città o nelle aree verdi incustodite.
Cosa fare per eliminare o almeno contenere il problema?
- Innanzitutto aggiornare l’Anagrafe delle seconde case incrociandola con l’elenco dei contribuenti della TARI
- Realizzare un’area dove sia consentito solo ai proprietari di seconde case il conferimento dei rifiuti o comunque prevedere il ritiro “porta a porta” di tipologie di rifiuti diverse da quelle previste dal calendario comunale, specialmente il lunedì.
- Obbligare chi ristruttura casa a presentare la ricevuta della consegna in discarica autorizzata dei residui delle ristrutturazioni/lavorazioni edilizie.
- Installare dispositivi foto trappoleper identificare, denunciare e multare gli infrattori.
- Utilizzare i proventi delle multe per il ripristino dell’ambiente contaminato e per moltiplicare il numero delle fototrappole.
Italia Viva ribadisce che da parte dell’Amministrazione Sarzanese occorra una particolare attenzione quotidiana al problema ed auspica che dette proposte siano colte, e consci che possano essere discusse e migliorate, invitiamo l’Amministrazione ad aprire un confronto su un tema che è sempre più fonte di disagio per i cittadini e che arreca danno all’immagine della città ma verso il quale siamo certi molti cittadini “sensibili” al problema sarebbero disposti a dare ognuno il proprio contributo.
Marco Balzi e Matteo Cogoi
Referenti Ambiente e Territorio Italia Viva Sarzana