"Mentre a Rapallo 60 famiglie tra balneari e lavoratori del porto rischiano di restare senza lavoro per la cancellazione, in barba alle leggi nazionali, della proroga fino al 2033 delle concessioni, il Tar di Lecce con una sentenza storica ha scritto un pezzo di storia del diritto sul demanio marittimo italiano.
Il presidente Antonio Tasca, con 5 distinte sentenze (le numero 71, 72, 73, 74 e 75/2021) emesse il 15 gennaio, demolisce la decisione del Comune di Lecce di non applicare l'estensione al 2033 delle concessioni balneari e di proporre al suo posto una proroga tecnica di tre anni, con una situazione simile in provincia di Genova e in alcuni comuni dello Spezzino.
Secondo il Tar di Lecce "la direttiva Bolkestein non è autoesecutiva e non trova diretta applicazione nello Stato italiano, pertanto in assenza di altre norme deve prevalere la legge nazionale a oggi valida e in vigore, che dispone l'estensione al 2033 delle concessioni demaniali marittime".
I giudici amministrativi hanno dunque confermato l'orientamento giurisprudenziale già sostenuto con precedenti sentenze. In piena crisi pandemica è il momento di dare sicurezza alle imprese per crescere e pianificare la nuova stagione.
Senza subire la concorrenza di regioni o comuni che il problema lo risolvono con le leggi italiane: le proroghe tecniche annuali sono illegittime, i comuni hanno l'obbligo di applicare la legge n.145/2018. Altrimenti le responsabilità avranno un indirizzo preciso e qualcuno dovrà renderne conto".
Lo scrivono in una nota il deputato Lorenzo Viviani e la senatrice Stefania Pucciarelli della Lega.