Se ci guardiamo intorno notiamo numeri molto interessanti in tema di percentuale di raccolta differenziata nei comuni confinanti la piccola Sarzana. La Spezia è salita quest'anno del 7%, come anche la vicina Santo Stefano Magra. Ameglia sale dell'1%, ma vanta una raccolta dell'82%. Possiamo citare anche Castelnuovo Magra con il 79%, ma in testa alla classifica, però, c'è Follo con l'85% e una crescita del 3%.
Non sono purtroppo numeri che possiamo ritrovare nel comune di Sarzana, la cui percentuale di raccolta differenziata è ferma al 67% con un solo punto di crescita rispetto all'anno precedente e mancando l'obiettivo del 68% previsto nel piano del 2018-2020. C'è un'ottima parte della popolazione che fa molta attenzione al conferimento dell'immondizia adeguatamente selezionata, ma facendo riferimento all'obiettivo minimo imposto nel 2012 dall'Unione Europea del 65% da raggiungere entro il 2020 il dato non è poi così entusiasmante, soprattutto se si considera l'aumento minimo sopracitato.
Questi sono i dati emersi nell'ultimo consiglio comunale, nel quale si è affrontato il tema del Pef (Piano Economico Finanziario) per la Tari dell'anno appena passato. Il documento, illustrato dall'assessore al Bilancio del comune di Sarzana Daniele Baroni e approvato preventivamente dalla Provincia della Spezia, rappresentata nella seduta dal Direttore Marco Casarino, riporta nel dettaglio le spese comunali in materia di smaltimento rifiuti. "Si confermano le tariffe già approvate nell'anno 2019, con un ammontare di 5 milioni e 970mila euro, a cui vanno aggiunti 77mila euro di servizi fuori perimetro, ovvero non propriamente legati alla raccolta dei rifiuti ma annessi ad essa- così dichiara l'assessore Baroni, e precisa- nel nostro Pef l'iva è di 600mila euro".
Sempre lui aggiunge anche alcune considerazioni in merito agli investimenti da fare nell'anno 2021: "Le spese non ricadranno nell'anno in corso ma incideranno a partire dai due anni successivi". Dunque difficile pensare a un aumento della Tari da qui al 2023, ma è possibile che da quell'anno possa salire la spesa sui rifiuti dato che si pagheranno eventuali investimenti fatti nell'anno corrente.
La consigliera Beatrice Casini di Siamo Sarzana interviene su questo tema: "La promessa che sarebbe dovuta diminuire non è stata mantenuta e l'aumento della raccolta di un punto percentuale non è un dato di cui andare fieri- e ancora- sulle isole zonali mi era stato detto che il costo relativo non sarebbe ricaduto sui cittadini, ma non è propriamente vero, lo pagheranno dal 2023".
Ma il primo intervento è stato di Luca Ponzanelli di Cambiamo: "Eravamo di fronte a un aumento di tariffario, ma i costi si sono mantenuti costanti e questa è una buona notizia- e aggiunge- a breve si affronterà anche quello del 2021 e diventa importante il ruolo della Provincia della Spezia".
Damiano Lorenzini del Partito Democratico bacchetta l'amministrazione sulla raccolta: "Nel piano 2018-2020 c'era l'obiettivo di raggiungere il 68% ma non è stato centrato: siamo statici da troppo tempo".
La pratica alla fine della discussione passa con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari dell'opposizione.