Apprendiamo dalla stampa la profonda preoccupazione delle associazioni CAI Regione Liguria, Italia Nostra Regione Liguria, Lipu, WWF Italia Delegazione Liguria per l'approvazione degli emendamenti alle disposizioni collegate alla legge di stabilità per l’anno 2021 che tornano all’attacco dei parchi regionali.
Noi, da sempre, come PCI, siamo per uno sviluppo ecosostenibile e quindi in prima linea nella difesa dell'ambiente. Per questo ci uniamo all'indignazione di queste associazioni che non sono state minimamente prese in considerazione ed interpellate per un fondamentale confronto.
Tale decisione ci allarma riguardo il futuro del personale che, senza la garanzia di rimanere ad occuparsi di aree protette, verrebbe distaccato dalle dipendenze dirette dei parchi ledendone l’autonomia.
La sensazione è che Toti e la sua giunta, come per la sanità, vogliano gestire la vicenda ambiente come se fosse cosa loro, in barba alle decisioni della Corte Costituzionale che, fortunatamente, ha bocciato molti articoli relativi alla legge del 2019 (legge “Taglia parchi").
Il pretesto di questa novità è la volontà di razionalizzare le spese ma, nel comma approvato, si fa esplicito riferimento alla volontà di “costituire un omogeneo e unitario assetto organizzativo performante...” riunendo uffici, servizi e funzioni in un Ente Parco unico per la Liguria.
La nostra preoccupazione è che questa nuova “trovata” della Giunta Toti porti ad una progressiva concessione per le costruzioni edilizie a ridosso dei parchi liguri e ad un accentramento che favorisca l’affidamento della gestione dell'intero settore parchi a qualche manager così com’è stato in stile Alisa per la sanità.
Come Partito Comunista Italiano continueremo a vigilare affinché questo non avvenga ed i lavoratori non subiscano le conseguenze di questa scelta.
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Federazione della Liguria