Ciò è avvenuto a causa della scelta scellerata con cui, il Presidente Giovanni Toti, ha rescisso il contratto d'appalto con la Pessina Costruzioni. Una decisione arrivata, tra l'altro, nel momento meno opportuno: la variante al progetto era stata finalmente approvata dalla Provincia; nel concordato della ditta per il rientro nei confronti dei debitori il Tribunale aveva inserito la realizzazione del Nuovo Ospedale spezzino.
Insomma, nel momento in cui la Pessina era costretta a riprendere i lavori, la Giunta regionale gli ha consentito di non farlo lasciando, però, nelle sue tasche circa 14 milioni di euro tra quota di partenza e acconti vari. La Spezia in cambio ha ricevuto solo una spianata di fango.
Le responsabilità sono, quindi, molto chiare.
Detto ciò è inutile concentrarsi su questo punto. Ci sarà tempo, per farlo, dopo. Ora bisogna andare oltre il gioco delle parti e segnare un importante risultato per Spezia e per tutta la sua provincia. Abbiamo bisogno del nuovo ospedale così come abbiamo necessità di avere il finanziamento statale.
I Consiglieri regionali di opposizione non perdano tempo a interrogare la Giunta né si concentrino, come vorrebbero alcuni, ad attaccare a testa bassa.
Propongano, invece, qualcosa di utile.
Serve un Ordine del Giorno in Consiglio che impegni il Presidente Toti su tre punti sostanziali:
- Avviare immediatamente un tavolo di interlocuzione col Ministero con l'obiettivo di far tornare sul territorio i fondi revocati;
- trattare affinché venga ampliato il finanziamento statale previsto inizialmente;
- istituire, subito, una Commissione consiliare straordinaria dedicata ai cantieri sanitari liguri in cui inserire, ovviamente, anche il controllo sul Felettino.
Giochiamo una partita seria, per cortesia. Mettiamo in cantiere il nuovo ospedale e poi penseremo alle responsabilità, ai meriti e ai demeriti dell'una o dell'altra parte.
Priorità ai fatti e non alle battaglie di schieramento!
Francesco Battistini
Ex Consigliere regionale
Massimo Baldino
Consigliere comunale della Spezia