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Concorso OSS, Battistini e Baldino chiedono che il bando venga riformulato

Per tutelare i lavoratori di Coopservice, che altrimenti rischiano di perdere il posto.

Li hanno sfruttati durante la pandemia di COVID19 sia nella prima che nella seconda ondata.
Hanno lavorato per 19 anni nelle nostre strutture sanitarie con impegno e dedizione. Spesso sono stati persino considerati lavoratori di serie B. Da operatori figli di un appalto hanno sempre avuto meno diritti e meno tutele e hanno sempre dovuto lottare, con le unghie e con i denti, per tutto. Non hanno però mai trascurato il loro dovere, i loro pazienti, il bene della comunità.

 

Ora però la politica ha deciso di gettarli via come degli stracci. Quella stessa politica che ha creato il problema, privatizzando un servizio che avrebbe dovuto rimanere pubblico, oggi lo vuole risolvere nel peggiore dei modi: sulle spalle e sul futuro delle persone! Sono ben 158 gli OSS di Coopservice che rischiano il posto di lavoro e quest'anno sotto l'albero troveranno questo pessimo regalo fatto di dubbi, incertezze e precarietà.

Non solo la Giunta regionale che, come sempre accade, ha scosso le spalle rimandando le responsabilità a quelli di prima o al Governo ma anche i parlamentari eletti sul territorio che, tranne rare eccezioni, pur interpellati più volte, se ne sono sempre disinteressati non andando al di là di qualche iniziativa pubblica o di qualche intervista. Tutto più utile alla propaganda che non alla ricerca di una soluzione.

La sola che ha cercato di adoperarsi, va riconosciuto, è l'Onorevole Paita che tramite il Sottosegretario Zampa ha ottenuto un bando concorsuale che privileggiasse, con 80 punti su 100, i titoli piuttosto che le prove d'esame.
Ci si è fermati li però. Un po' pochino.

Non ci sono tutele. Non ci sono garanzie. Non ci sono premialità. Nulla per chi, da quasi 20 anni, lavora negli ospedali di ASL5 e questo perché Toti e i suoi tecnici non hanno voluto ascoltare ragioni.

La cosa migliore sarebbe stata quella di fare una sanatoria a livello nazionale dando la possibilità alle Regioni di internalizzare gli appalti in Sanità, anche in virtù della difficile situazione legata al COVID19. Ma non ci si è mossi perché è sempre bello parlare di servizio pubblico da tutelare ma poi, in concreto, non viene fatto nulla.

Nella passata legislatura avevamo persino ottenuto di poter istituire una Società in-house per gestire, nelle ASL liguri, i servizi di logistica alberghiera e ausiliariato. Il Ministro per gli Affari Regionali, l'Onorevole Francesco Boccia, è intervenuto impugnando quell'Articolo di legge approvato in Aula consiliare proprio alla vigilia dello scorso Natale.

Oggi si sarebbe potuto agire, come ultima spiaggia, sul bando di concorso ma invece, evidentemente, gli interessi sono altri. Che quelle donne e quegli uomini rischino di ingrossare le già folte schiere di disoccupati non interessa a nessuno. Urgerebbe, a questo punto, agire almeno sul bando: più personale, perché oggi gli OSS sono indubbiamente sotto organico; 5 punti ogni anno di esperienza extraospedaliera e 10 punti ogni anno di lavoro prestato in ospedale; 15 punti per chi ha lavorato durante le ondate di COVID in ospedale e 13 per chi ha svolto servizio nelle RSA; 5 punti per chi negli ultimi 5 anni ha lavorato, per almeno 36 mesi consecutivi, all'interno delle strutture di ASL5.

I Consiglieri regionali di opposizione dovrebbero occupare il Consiglio, dare battaglia in Commissione, sbattere i pugni sui tavoli, pretendere che i Parlamentari eletti sul territorio si schierino al loro fianco.
Il bando deve essere ritirato e riformulato.
Ci sono persone che tra poco potrebbero rimanere senza lavoro, per diamine!

Francesco Battistini
Ex Consigliere regionale

Massimo Baldino
Consigliere comunale La Spezia

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