"Gli spezzini sanno quanto sia necessario il nuovo ospedale, ma esigono serietà e chiarezza; dato che nei prossimi giorni ci sarà l'ennesimo annuncio sul Felettino di Toti e Peracchini, vorremmo porre una serie di interrogativi al Presidente della Regione, al Sindaco ed alla città".
Lo affermano in una nota il Partito Democratico, il gruppo LeAli a Spezia/Lista Sansa e il Movimento Cinque Stelle della Spezia, che continuano: "Innanzitutto bisogna chiarire la configurazione funzionale del nuovo Felettino, la dotazione dei reparti e del personale e non solo il numero dei posti letto o delle sale operatorie. I cittadini devono sapere quali servizi e quali prestazioni specialistiche saranno garantite all'interno del nuovo ospedale. Vi è poi il tema del finanziamento dell'opera per la quale Toti ha dichiarato che occorreranno ben 250 milioni di euro. I fondi disponibili per il precedente appalto erano di 150 milioni per la costruzione e 25 milioni per arredi ed attrezzature, per un totale dunque di 175 milioni: di questi non possono essere più messi a budget i soldi per la permuta del Sant'Andrea (26 milioni) e non sono più in cassa altri 22 milioni circa tra acconti versati a Pessina, i lauti compensi versati ad Ire (per la direzione lavori inesistente) ed altre spese già sostenute".
"Dunque dei 175 milioni stanziati originariamente mancano già oggi all'appello circa 48 milioni, con il risultato che i fondi attualmente utilizzabili sono 127 milioni: esattamente la metà di quei 250 milioni sbandierati ai quattro venti da Toti nell'ultimo proclama di un mese fa - aggiungono i gruppi di opposizione - La domanda è: la Regione ha già trovato la somma mancante? C'è molta preoccupazione anche per l'ipotesi di una marcata privatizzazione del progetto del nuovo Felettino secondo il modello del project financing: un appalto che non sia solo di costruzione della nuova struttura, ma anche di gestione in capo ai privati appaltatori di attività importanti del futuro ospedale come il servizio calore, la manutenzione, i servizi ausiliari se non addirittura alcuni servizi prettamente sanitari".
Concludono PD, LeAli a Spezia/Lista Sansa e Movimento Cinque Stelle: "Toti e Peracchini rispondano su questi temi e dicano con altrettanta chiarezza come sarà gestito il "periodo transitorio" sino al momento in cui sarà effettivamente funzionante il nuovo Felettino. Il Sant'Andrea continua a cadere a pezzi e il San Bartolomeo resta parzialmente inutilizzato; propaganda e passerelle non sono più tollerabili e la salute degli spezzini non può più attendere".