Anche nella nostra città sono stati affissi i manifesti di Provita e Famiglia, contro la RU 486 per comunicare concetti falsi, smentiti dalla scienza medica e dall'esperienza.
La somministrazione, i controlli successivi e l'utilizzo anche terapeutico della RU 486 sono disciplinati dalla legge, la pillola abortiva non mette a rischio nè la vita nè la salute delle donne, al contrario rende meno pericoloso fisicamente uno dei momenti più difficili della loro esistenza.
Fare disinformazione sulla RU486 non significa essere dalla parte delle donne, ma provare nuovamente a mettere in discussione i pilastri della legge 194.
Una legge che - dove funziona - è riuscita a eliminare il ricorso a pratiche illegali che quelle sí mettono a rischio la salute.
Mai sentito parlare di riduzione del danno? La RU 486, che è somministrata sotto stretto controllo medico, anche ospedaliero, è un ulteriore passo su quella strada.
Non è colpevolizzando e provocando sofferenze fisiche nelle donne che si incrementano le nascite e si tutelano le gravidanze.
Ciò di cui abbiamo bisogno sono servizi pubblici efficienti per le madri, per questo combatta provita e famiglia, per questo impieghi denaro anziché sprecarlo in campagne colpevoliste e abolizioniste.
Vergogna.
Federica Pecunia, Antonella Franciosi, Dina Nobili, Adriana Pellegrini, Corrado Morì.