L’Assessore Bernava, nell’annunciare l’imminente invio della bolletta da parte, per la prima volta, di Acam Ambiente, ci informa del fatto che “l’importo si potrà pagare in un’unica soluzione entro fine anno o a rate, ma in questo caso sarà necessario prendere accordi con Acam”.
Quindi, a differenza di quanto successo negli anni scorsi, quando il Comune inviava bollettini prestampati, di cui uno indicante l’importo totale da pagare e gli altri contenenti gli importi da pagare alle singole scadenze in caso di rateizzazione già decisa dal Comune con delibera di Consiglio Comunale, oggi arriverà un'unica bolletta contenente l’intero importo e se si vuole rateizzare occorre “prendere accordi con Acam”. La differenza non è di poco conto. È sparito l’automatismo e non esiste una delibera che preveda la rateizzazione, per cui il cittadino dovrà attivarsi contattando Acam e poi Acam deciderà.
La conseguenza è che, a differenza degli anni passati, viene causato un evidente disagio ai cittadini, soprattutto agli anziani, e che viene attribuito un enorme potere al gestore Acam Ambiente, che per la prima volta è anche esattore.
È una pezza che Bernava sta cercando di mettere dato che a causa di un incomprensibile ritardo, dovuto alla grave inefficienza del Comune, che ha persino eliminato l’Ufficio Ambiente, ci si è ridotti ad inviare la Tari a Dicembre inoltrato.
Il problema è che invece di scusarsi per i disguidi arrecati, Bernava cerca anzi di far passare il nuovo meccanismo di rateizzazione come un suo successo.
Bernava inoltre dimentica di dire che il passaggio del servizio di gestione della Tari ad Acam Ambiente ha comportato un aumento del costo di circa 65.000 euro dovuti all’esternalizzazione del servizio di gestione della Tari dato ad Acam a partire da Gennaio 2020. Una scelta incomprensibile se si considera che il servizio di gestione della Tari è sempre stato svolto internamente dall’ufficio tributi in maniera eccellente, grazie alla disponibilità e alla competenza del personale preposto. L’esternalizzazione comporterà un maggior disagio per il cittadino che d’ora in poi quando dovrà chiedere informazioni e/o chiarimenti non potrà più farlo recandosi in Comune, ma recandosi presso non meglio precisati “sportelli Acam presenti nel territorio provinciale”, non si sa in quali giorni e né a quali orari.
Così come l’Assessore parla a sproposito di tariffa puntuale quando è risaputo che la tariffa puntuale è tutt’altra cosa e che il ritorno ai cassonetti rappresenta un passo indietro e, per inciso, un costo iniziale notevole che nell’immediato non porterà certo a risparmi, mentre per il futuro è tutto da vedere.
Ma intanto state pur certi che fino alle prossime elezioni bollette della Tari non ne arriveranno più e la sorpresa la vedremo dopo giugno 2021.
Raffaella Fontana
Claudio Pisani
Gervasio Benelli
Rosanna Fabiano