Non credo di aver compiuto nessuna “scortesia istituzionale” nel rifiutarmi di votare una persona come Fabio Cenerini. Credo che la scortesia istituzionale invece l’abbiano compiuta i consiglieri di centrodestra che ce lo hanno proposto in quanto, come ho chiaramente detto in commissione, trattasi di una proposta altamente divisiva e provocatoria.
Tengo a precisare che il mio giudizio è tutt’altro che personale. Se l’avessi infatti messa sul personale avrei querelato il Neo Presidente più volte nel corso di questi anni. Cosa che invece non ho mai neppure pensato di fare.
Il mio giudizio dunque è ed è sempre stato prettamente istituzionale.
Cenerini infatti offendendo (sempre pesantemente) i consiglieri dimostra una totale assenza di rispetto per tutte le persone che quei consiglieri hanno votato. Non a caso infatti in qualche sua uscita li ha persino nel mio caso definiti “ottusi”. Fatevi un po’ di rassegna stampa anche semplicemente in rete e troverete insulti e violenti attacchi verbali di Cenerini quando al presidente del Consiglio (che tuttavia ieri l’ha pure votato) , quando a un assessore-deputato della sua stessa maggioranza dove si è scesi a una sorta di dossieraggio giallo-rosa, a una sindacalista indicata come responsabile, per via delle sue idee, degli stupri e violenze sulle donne, a una professoressa per la quale si è addirittura proposto il licenziamento, oltre che alla fin ormai troppo nota “sconosciuta cameriera di Cortina” rea unicamente di avere un colore della pelle poco adatto al luogo. Era di carnagione scura.
Non si contano invece gli attacchi sui social e non solo ad Associazioni ambientaliste e rappresentanti di cittadini impegnati nei comitati tutti potenziali criminali se solo tentano di verificare se gli alberi che vengono abbattuti siano o no veramente pericololanti. Perchè alberi e migranti sono pericolosi a prescindere.
Si noti bene, tutto questo sempre fuori dal dibattito politico dell’aula, ma sui giornali, quindi senza contraddittorio. Ammesso ci sia un contraddittorio per gli insulti.
Questi sono i motivi per cui, pur comprendendo la necessità di Peracchini, di far fuori Forza Italia dalla corsa a un assessorato in vista del prossimo rimpasto, assegnando a questa forza politica la seconda presidenza di commissione, proporre Cenerini a moderare un dibattito e a decidere circa la convocazione di una commissione lo ritengo una provocazione irricevibile.
Irricevibile per la città. E dunque con il mio gesto ho inteso unicamente esprimere il pensiero non del consigliere Baldino-Caratozzolo ma di tutti coloro che nel corso degli anni sono finiti pesantemente nel mirino del neo presidente della terza Commissione e l’ho fatto esercitando il mio sacrosanto diritto di andarmene sbattendo la porta (virtuale in questo caso) invece che astenermi come un po’ ipocritamente la prassi vorrebbe.
Massimo Baldino Caratozzolo
(Gruppo Misto)