“I pazienti oncologici tempo fa hanno subito il trasferimento forzoso causa Covid del servizio di day hospital dall'ospedale San Bartolomeo di Sarzana al Sant'Andrea della Spezia e hanno evidenziato sin da subito le criticità nel nuovo “reparto”: spazi inadeguati dal punto di vista logistico dove ricevere le cure e l’assistenza psicologica, code in attesa all’esterno del padiglione ed altri disservizi che un'attenta programmazione sanitaria avrebbe dovuto evitare”.
Lo affermano Guido Melley e Roberto Centi, LeAli a Spezia/Lista Sansa; Marco Raffaelli e Luca Erba, PD; Federica Pecunia e Dina Nobili, Italia Viva; Donatella Del Turco e Jessica De Muro, Movimento 5 Stelle; Massimo Lombardi, Spezia bene comune; Massimo Baldino Caratozzolo, Gruppo misto minoranza; Luigi Liguori, Spezia bella forte ed unita; Paolo Manfredini, Partito Socialista, che continuano: “In questi giorni gli stessi pazienti oncologici hanno lanciato un altro grido di allarme: le tendaline posizionate in tutta fretta fuori del padiglione per proteggere dal sole estivo i pazienti in coda sono inadeguate rispetto all’imminente arrivo delle pioggie e del freddo invernale. Hanno chiesto che venisse approntata rapidamente una tensostruttura, dotata del riscaldamento, per proteggere dalle intemperie e dal freddo le persone in coda. Dai piani alti Asl come dal Comune nessuno ha risposto. Come consiglieri di opposizione siamo vicini a questi concittadini ed alla loro sofferenza e ci siamo mossi per provare a risolvere velocemente questo problema".
"Abbiamo contattato la Protezione Civile che ha disposizione alcune tende dotate del riscaldamento, una delle quali peraltro è già installata presso il reparto Infettivi del S. Andrea che al momento è poco o niente utilizzata - aggiungono i consiglieri di opposizione - È sufficiente solo una immediata richiesta di Alisa ed Asl 5 alla Protezione Civile perché la tenda venga installata subito. Abbiamo inoltre contattato la Pubblica Assistenza della Spezia che ha garantito di poter fornire mezzi di assistenza, come bevande calde ed altro per i pazienti che loro malgrado devono sottostare spesso a lunghe code all’esterno del day hospital spezzino. Bisogna però che chi di dovere si muova, a partire dai vertici Asl e dello stesso reparto oncologico, senza perdere tempo ulteriore. Resta il problema di individuare una struttura logisticamente più adatta rispetto a quella attuale per accogliere queste persone all’interno del S. Andrea: ora si installi la tenda riscaldata e subito dopo si lavori per una soluzione migliore per questi pazienti fragili che, nessuno dovrebbe mai dimenticare, sono persone".