"La scelta di istituire una Commissione parlamentare bicamerale è condivisibile. Si ritiene, tuttavia, che debba essere colta l’occasione per creare un canale istituzionale di raccordo tra il Parlamento e il sistema delle Regioni" È quanto ha riferito oggi il vicepresidente della Conferenza delle Regioni Giovanni Toti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato, nel corso di un'audizione.
Nella sua relazione, predisposta con la consulenza del professor Lorenzo Cuocolo, Toti ha fatto una disamina degli effetti dell'attuale emergenza sanitaria sui rapporti tra esecutivo, parlamento e autonomie regionali, sottolineando lo sbilanciamento delle decisioni prese sull'esecutivo attraverso i Dpcm e lo scarso coinvolgimento dell'assemblea legislativa. Per quanto riguarda il dialogo tra Stato e Regioni, è stato, si legge nella relazione depositata agli atti, "quasi esclusivamente un dialogo tra esecutivi: da un lato il Governo, dall’altro i Presidenti di Regione. Questi ultimi hanno trovato un importante strumento di coesione nella Conferenza dei Presidenti di Regione che, seppur del tutto priva di copertura costituzionale, ha rappresentato la sede istituzionale di sintesi delle istanze dei territori, anche a prescindere dai colori politici delle diverse Regioni".
Emarginazione del Parlamento ed emersione del ruolo delle regioni sono due "anomalie istituzionali" che "verrebbero risolte dall'istutizione di una seconda Camera di rappresentanza delle Regioni", naturalmente in prospettiva; per quanto riguarda la gestione dell'attuale emergenza è invece "necessario ragionare su soluzioni più snelle", come quelle contenute nel Ddl Pagano: istituire dunque una Commissione bicamerale per favorire il dialogo tra Parlamento e Regioni.
Nel disegno di legge presentato in Parlamento, tuttavia, manca un coinvolgimento diretto delle Regioni: sarebbe opportuno invece cogliere l'occasione "per creare un canale istituzionale di raccordo tra il Parlamento e il sistema delle Regioni". Il percorso corretto potrebbe essere "dare completa attuazione all’articolo 11 della legge costituzionale numero 3 del 2001, che prevede l’integrazione della Commissione bicamerale per gli affari regionali con i rappresentanti delle Regioni e degli altri enti territoriali".