"Parte dal 5 Novembre in tutta la città l'affissione manifesti di Italia Viva per sensibilizzare l'apertura degli ambulatori al 100%", così le consigliere comunali di Italia Viva Federica Pecunia e Dina Nobili.
"Italia Viva vuole vederci chiaro: che fine hanno fatto i piani regionali per smaltire le liste di attesa per i pazienti non Covid? Sono stati stanziati quasi 500 milioni di euro per recuperare le prestazioni non erogate, per abbattere le liste di attesa. Per accedere però a tali risorse le Regioni e le PA dovevano provvedere a presentare al Ministero della salute e al Mef un piano Regionale".
"La scadenza era a metà Settembre ma la Regione Liguria di Toti lo ha fatto? Intanto quello che sta accadendo è questo: una riduzione del 36% di prestazioni specialistiche ambulatoriali,screening oncologici sensibilmente in meno , solo i mammografici sono ancora sotto di 18000 mila ; sale operatorie ridotte del 40%; quindi le difficoltà di accesso attuali si andranno a sommare con le prestazioni sospese in primavera e non ancora recuperate".
"Purtroppo il Coronavirus non ha cancellato le altre malattie. Molte persone stanno rischiando la salute per le difficoltà ancora oggi a ricevere le prestazioni".
"La prevenzione è diventata un sogno dai 6 ai 9 mesi di attesa ma in questo modo cosa prevengo? Per non parlare dei problemi di natura cardiologica di controllo: mesi e mesi di attesa; cittadini che aspettano di operarsi da Aprile e non ancora chiamati".
"I cittadini si sentono soli di fronte alla malattia. Non è questo lo stato sociale di un paese Civile. Noi di Italia Viva rimproveriamo a chi competente ossia la Regione Liguria di Toti a fare al più presto scelte organizzative e a dare delle risposte; inoltre Peracchini è responsabile della Sanità in quanto Sindaco e deve convocare subito la conferenza dei Sindaci e presentarsi in Consiglio Comunale con i dati alla mano".