“Sono mesi che denunciamo una situazione caotica nella gestione dell’emergenza Covid, che in questi giorni ha visto ancora esplodere i casi nella nostra città. I dati di ieri rilevati nella nostra Asl - con 162 persone contagiate in più ed una percentuale superiore al 20% delle persone risultate positive rispetto al numero dei tamponi effettuati - testimoniano un trend di crescita del virus che non si è mai visto dai tempi dell’inizio della pandemia: altro che “modello Spezia” rivendicato in maniera surreale dal sindaco Peracchini”.
Lo affermano Guido Melley e Roberto Centi, del gruppo "LeAli a Spezia/Lista Sansa", che continuano: “A nulla sono servite le proposte che come movimento LeAli a Spezia/Lista Sansa avevamo lanciato alcune settimane fa per arginare e prevenire il propagarsi del virus in città, nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto pubblico, all’interno delle strutture sanitarie o delle scuole: proposte rimaste totalmente inascoltate ancora una volta. Ora che la situazione si fa drammatica occorrono risposte da parte della Regione, dell’Asl e da parte dello stesso Sindaco. A partire dal caso, sfuggito di mano, nella RSA Mazzini, con troppe persone risultate positive al Covid ed i pazienti “sani” trasferiti d’autorità a Sarzana senza informative ed accordi con i familiari".
"Occorrono risposte chiare sui vaccini antinfluenzali a disposizione dei medici di famiglia, che non vanno più lasciati soli a fronteggiare il virus senza poter avere tempi certi per i tamponi e per l’assistenza necessaria ai nuclei familiari colpiti - aggiungono Melley e Centi - È necessario che la Regione ed i vertici Asl chiariscano come e dove stanno per essere potenziati i posti letto di ricovero per i pazienti Covid di bassa/media intensità e per quelli di terapia intensiva per i pazienti più gravi. Toti ha parlato di Luni e più di 200 nuovi posti letto, ma dove? In quale struttura ed in quanto tempo verrano allestiti? Si ipotizza poi un rapido recupero dei reparti inutilizzati dell’ospedale di Sarzana? E se anche questo potenziamento di posti letto dovesse avvenire in quattro e quattr’otto (cosa che ci auguriamo), con quali e quanti nuovi medici, infermieri ed Oss verranno gestiti i nuovi reparti? Dai banchi dell’opposizione in Comune e Regione non possiamo che chiedere chiarezza: quella chiarezza che tutti i cittadini si aspettano".