Il vicepresidente del Consiglio regionale, Luigi Morgillo (Pdl), che già da tempo si è espresso contro la realizzazione di una discarica a Mangina, nel Comune di Borghetto Vara, al confine con Carrodano e Sesta Godano, sull'argomento ha presentato un'interpellanza alla giunta. In primo luogo il consigliere rimarca che l'impianto è inserito in un piano provinciale dei rifiuti oramai datato.
«Il piano - spiega Morgillo - è stato approvato prima della tremenda alluvione che il 25 ottobre 2011 ha devastato la Val di Vara ed in particolare Borghetto, dove ha provocato ben 7 vittime. In seguito dell'alluvione - dice - il territorio ha dimostrato un grosso problema di tenuta, legato alla sua fragilità ed è in constante rischio frane, come dimostrano le cronache di quest'ultimo periodo». Il vicepresidente chiede, quindi, alla giunta se, alla luce di quanto esposto, non ritenga di «dover provvedere all'esclusione dai piani provinciali dei rifiuti dei siti in aree a rischio di dissesto idrogeologico».
Spiega Morgillo: «Non credo esistano accorgimenti tecnici capaci di garantire che il versante sul quale si vorrebbe realizzare la discarica non venga minacciato dal rischio di frane. Non dimentichiamo che con l'alluvione sono franati interi costoni di monte. Andare avanti sull'ipotesi Mangina significa sfidare, in maniera incosciente e criminale, il disastro ambientale».
Morgillo ricorda, inoltre, che Sesta Godano e Carrodano, che confinano direttamente con l'area di Mangina, sono inseriti nel distretto biologico dell'Alta Val di Vara, il primo del genere in Liguria. Chiede pertanto alla giunta se, anche alla luce di quest'ultima considerazione, oltre a quelle già formulate e legate al dissesto idrogeologico, «non ritenga di escludere il sito di Mangina dal piano dei rifiuti della Provincia della Spezia».
L'interpellanza verrà discussa in Consiglio regionale l'11 giugno prossimo.
