Una farsa: non trovo termini più adatti per descrivere quanto accaduto in consiglio provinciale.
Dinanzi a due mozioni e a un ordine del giorno riguardanti il Biodigestore di Saliceti, anziché dar vita ad una sana discussione democratica, Peracchini, collegato da remoto nonostante le sale della Provincia garantiscano il distanziamento necessario, ha dato vita all'ennesima fuga dalle proprie responsabilità. Il presidente, infatti, non solo ha decretato la fine del consiglio nel bel mezzo di una discussione, ma quel che è peggio ha negato la discussione di documenti fondamentali adducendo come scusa un parere legale alquanto forzato.
Analizzando infatti il suddetto parere, si notano soprattutto due aspetti incongruenti: il primo riguardante il fatto che si sottolinei l'impossibilità di presentare richieste di sospensione o annullamento Paur alla luce della scadenza delle osservazioni pubbliche in data 2 ottobre 2019. Una vera e propria aberrazione giuridica, visto e considerato che il pubblico fa la sua parte, mentre la richiesta di annullamento in autotutela è una istanza volta a riaprire il procedimento e dunque non collegabile alle osservazioni pubbliche. In seconda istanza, l'ufficio legale, scrivendo che il Paur è di esclusiva competenza regionale, dimentica che questo procedimento assomma su si sé tutti gli atti relativi al procedimento di autorizzazione di questo progetto, tra cui l'autorizzazione integrata ambientale che è di competenza della Provincia. La quale dimentica o fa finta di dimenticare che la Corte Costituzionale si è pronunciata sul fatto che si, il procedimento è unico ma non sostitutivo della titolarità della funzione dei singoli enti competenti per i diversi atti che vengono prodotti nel provvedimento finale, espressione della conferenza dei servizi. La Provincia ha dunque titolo per richiedere l'annullamento o la sospensione poiché titolare della funzione.
Invito pertanto Peracchini a studiare e a riaprire quanto prima la discussione a tutto il consiglio. In caso contrario si dimetta poiché totalmente inadatto a rappresentare e difendere le istanze degli abitanti della provincia spezzina.
Andrea Licari,
Consigliere Provinciale di opposizione