Abbiamo appreso con profondo sconcerto e preoccupazione che in questi giorni la Svizzera ha inserito la nostra Regione, unica in Italia, in compagnia della Bretagna, della Francia, nella tabella nera di quegli ambiti territoriali provenendo dai quali, ritornando in Svizzera, sarà necessaria la quarantena di 10 giorni. In questi tempi di crisi economica strutturale, esponenzialmente aggravata dalla pandemia, questo provvedimento si abbatte come una mannaia sulla lenta ma crescente ripresa dell'attività turistica nello spezzino e nelle 5 Terre; in questa prima parte dell'autunno, infatti, sono molti i turisti elvetici che hanno prenotato un soggiorno al mare ed altri che erano in procinto di farlo.
Ora questa decisione mette a serio repentaglio tutto ciò, potendo inoltre creare un effetto "volano" negativo europeo e mondiale che deve essere scongiurato. Scelte scellerate del Presidente della Regione in estate, traslate nella nostra Provincia, hanno cagionato tutto ciò ed i provvedimenti emergenziali, tardivi ed illegittimi, sono mero palliativo di facciata ma chiaramente inefficaci.
Si continua a preferire il profitto alla salute, ammassando sui treni e autobus turisti e lavoratori, in assenza di controlli sui grandi luoghi di lavoro, ove le condizioni di sicurezza spesso mancano, e soprattutto non si investe per la sanità pubblica, non si realizzano progettualità per l'ospedale, forse per aprire ipotesi di privatizzazione e, nel quotidiano, chi risulta positivo al covid deve attendere tempi biblici per tamponi ed esiti.
L'immagine del nostro turismo,simbolo nel mondo della nostra città e regione merita tutela immediata ma parimenti occorre una svolta totale nella gestione della Sanità, partendo dalla comunicazione reale e trasparente dei dati, al fine di valutare l'indice del contagio ed adottare strategie consequenziali, senza che a ciò si sia costretti da decisioni estere oltremodo penalizzanti.
Massimo Lombardi, Consigliere Comunale Spezia Bene Comune/Rifondazione Comunista