Giorni fa scrivevo, preoccupato, di una superficialità e di un'improvvisazione vergognose nel gestire una situazione regolata in maniera imbarazzante dai calcoli della stringente campagna elettorale in cui Peracchini e Toti hanno anteposto l'interesse del consenso all'interesse generale della città.
É evidente, ad esempio, che non è stato fatto nulla per impedire l'assembramento sotto le finestre della Prefettura e del Comune della Spezia in occasione della partenza del pullman dello Spezia calcio verso lo stadio Picco dove sono continuati gli assembramenti; una chiara omissione di atti di ufficio.
Per non parlare del dopo partita in cui, con grande irresponsabilità, si è continuato a non prendere nessuna precauzione, nessuna ordinanza, nessun provvedimento, onde evitare di risultare antipopolari e per puro interesse politico, mettendo a rischio la pubblica incolumità di una città intera.
La deriva di questi ultimi giorni con un aumento costante dei contagi è specchio di una certa situazione, è sotto gli occhi di tutti e dimostra, purtroppo, la fondatezza della mia preoccupazione.
Per offuscare le loro incapacità Peracchini e Toti usano come capro espiatorio una comunità, quella dominicana, ben presente e radicata alla Spezia relegando a zona rossa un intero quartiere che appare ora come un vero e proprio ghetto da dare "in pasto" all'opinione pubblica.
Gli "untori" o i responsabili delle troppe vittime e del mal funzionamento di quel che resta della sanità pubblica sono, semmai, da ricercare tra le forze politiche che si sono succedute negli ultimi anni e che hanno tagliato servizi e posti di lavoro in tutti i settori sensibili e, oggi più che mai, indispensabili per la nostra società.
Inutile il Sindaco richiami, adesso, al senso di responsabilità continuando a non dimostrarlo.
Auspico, come le opposizioni, vista la chiara illeggitimità costituzionale di certi interventi, un un rapido intervento del Prefetto.
Non si può restare indifferenti di fronte ad un episodio che rappresenta una vergogna per La Spezia, un'offesa alla sua storia che non può essere cancellata dal mero interesse elettorale di incompetenti improvvisati al Governo di Regione e città.
Matteo Bellegoni
Partito Comunista Italiano
Segretario regionale Liguria